Sono state completate le varie caselle della nuova giunta regionale lombarda.

Il 90% del budget regionale è saldamente in mano alla “associazione” Pdl-Lega. Infatti, nonostante il nuovo Presidente Roberto Maroni abbia detto nella campagna elettorale che la sua elezione sarebbe servita da garante del cambiamento, l’assessorato alla Sanità è stato affidato a Mario Mantovani, fedelissimo di Silvio Berlusconi, ed il Direttore Generale della sanità a Walter Bergamaschi, altro storico esponente del Pdl. La Lega si è “accontentata” dell’assessorato collegato alla salute, quello del welfare (famiglia, solidarietà sociale e volontariato), con a capo Cristina Cantù e alla direzione generale l’amico storico di Maroni, Giovanni Daverio. Il tutto con il “controllo generale” del nuovo senatore Roberto Formigoni da Roma.

In questa solita divisione di poltrone fra “amici” si pone il paziente e le inchieste sulla spartizione di soldi pubblici che hanno coinvolto, solo nella zona di Milano, la Santa Rita, il San Raffaele e la Maugeri in cui il paziente è stato spesso “usato” per la costituzione di fondi neri.

Ma come possono costituirsi i fondi neri? Facciamo un esempio. In Italia si fanno 500.000 interventi di cataratta anno (secondo intervento assoluto). Per poter operare tutti questi cittadini si utilizzano numerosi strumenti preoperatori, intraoperatori e postoperatori oltre un cristallino artificiale per ogni paziente. Più interventi si fanno più strumenti occorre cambiare, perché si usurano, e più cristallini occorre avere a magazzino. I direttori generali ed amministrativi fanno gli ordini e, spesso, apparecchi uguali hanno “casualmente” prezzi diversi; cristallini con stesse funzioni correttive costi diversi. Si tenderà per avere profitto, e gli amministrativi spingeranno, ad operare prima o anche “senza cataratta, tanto poi le verrà”. Alcune strutture organizzano pullman di pazienti come se andassero ad uno spettacolo teatrale! Peccato che, invece, vanno in una sala operatoria con i rischi che ne possono conseguire. Ma chi controlla? Il nuovo presidente ha intenzione di cambiare questa situazione in cui il paziente è solo cliente di una azienda? Durante la campagna ho solo e sempre sentito parlare di riduzione dei ticket. Può essere un grande argomento elettorale ma sarebbe molto meglio garantire ai pazienti che gli esami, e peggio gli interventi, vengano eseguiti solo quando occorre. Per la salute fisica ed economica del cittadino-paziente.

Ma forse a Maroni interessa solo essere vicino alla dott.ssa Cantù ed all’amico storico Daverio, componente del suo gruppo musicale “Distretto 51”. Così se la cantano e se la suonano.

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