Di lui si era detto di tutto. Che stava bene, male, che era pronto a salire sul palco o che, invece, a cantare negli stadi non sarebbe più tornato. Che la malattia, quella che nel 2011 l’aveva costretto a interrompere l’ultimo tour, il Live Kom, l’avrebbe allontanato per sempre dalle grandi folle che a ogni concerto accompagnavano il suo arrivo sul palcoscenico, tra un riff di chitarra e gli applausi del pubblico. Invece, a chiarire la situazione, a ribadire che è “ancora qua”, e che a giugno tornerà a cantare in giro per l’Italia è stato proprio lui, Vasco Rossi. Con un breve video, per la precisione, cinque minuti e mezzo di intervista esclusiva, “abusiva”, diffusa, come sempre, sulla sua pagina Facebook. “Sento in giro sempre lo stesso discorso, Vasco sta male, Vasco sta meglio, Vasco sta bene – racconta il rocker di Zocca, sulle note del suo ultimo singolo, L’Uomo più semplice – Vasco sta bene e male come sempre. Basta con questa storia, per usare una metafora automobilistica, diciamo che ho fatto il tagliando dei 50, 60 mila chilometri”.

Un tagliando doveroso dopo due anni a malesseri alterni, la diagnosi osteomielite e endocardite, dentro e fuori dalla clinica Villalba di Bologna prima, e dallo ‘stupido hotel’ dopo, dove lo scorso inverno si era rinchiuso per guarire, ma anche per lavorare. Perché, nonostante tutto, è sempre pieno di progetti, il Kom. Un nuovo album, “ma per il prossimo anno” specifica Vasco, e soprattutto un libro. Un’autobiografia, rivela, “perché mi piacerebbe raccontare tutta l’avventura, che è stata straordinaria, altre che Cenerentola. Da dove sono partito fino ad arrivare a tutto questo straordinario e luminoso mondo della fama, del successo, dei soldi, della bellezza”.

E ovviamente il tour, che a giugno lo riporterà sul palco per sette volte. “Adesso il mio progetto è riprendere e concludere il tour che avevo interrotto due anni fa per cause di forza maggiore – continua soddisfatto Vasco – volevo fare quattro date, ma naturalmente c’è stata una tale richiesta che sono diventate prima sei, poi addirittura sette. E a sette però ho detto basta, saranno solo sette. Quindi ve lo posso garantire, ci sarò, sarò presente”. Anche perché, annuncia il rocker di Zocca, ci saranno novità per coloro che acquisteranno il biglietto. “Il tour sarà la continuazione di Live Kom 2011, ma con delle sorprese – anticipa – vi garantisco che vi divertirete e il prezzo del biglietto sarà rimborsato dal piacere, dal divertimento e dall’emozione”.

E poi? “E poi si vedrà”, sorride il provocautore, che non resiste a lanciare una delle sue frecciatine, rivolta, questa volta, alla politica. “Anch’io ho presentato le dimissioni però le mie non sono state accettate – scherza – ho sentito che ha dato le dimissioni anche il Papa, io non sapevo che potesse dare le dimissioni, un Papa. Però, se devo essere sincero, non avevo mai neanche sentito nessuno dare le dimissioni da rockstar. Diciamo che siamo tutti un po’ dimissionari, e allo stesso tempo chi dovrebbe darle non le dà. Diciamoci la verità, è un mondo così, dobbiamo cercare di prendere le cose con un po’ di leggerezza, e lo dico per primo a me, perché sono il primo che le prende anche troppo seriamente delle volte”.

E’ un Blasco rilassato e scherzoso quello che compare nel video pubblicato su Facebook, già cliccato e commentato da migliaia di fan sparsi per tutta la penisola. Cinque minuti e mezzo di immagini per parlare un po’ delle sue canzoni e, soprattutto, di ciò che ha in serbo per i prossimi mesi. Ai fan, del resto, Jack Le Fou, l’alter ego del rocker con gli occhialetti rossi a forma di chitarra, era mancato, anche se nell’ultimo clip a parlare è stato Vasco. Lo stesso provocatore imprevedibile che alterna ‘notizie clandestine’ a piccole sorprese capaci di catalizzare in poche ore decine di migliaia di click, commenti, condivisioni. Che ricorda il passato, regala consigli e poi, magari, passa alla politica, discutendo di ciò che c’è all’ordine del giorno sul menù dell’attualità. E anche questa volta il richiamo sembra più che mai attuale, per se stesso, ma anche per un’Italia divisa dall’esito delle elezioni e in bilico sulla questione relativa alla governabilità del paese.

“Noi siamo un po’ giullari, quelli che portano un po’ di gioia – spiega il Blasco, parlando alla telecamera – quindi con questa canzone, in questo momento, volevo solo sdrammatizzare un po’ tutta questa situazione di tensione che c’è nell’aria, di atmosfera pesante per tutti. Un po’ di leggerezza, insomma, perché se non si prende la vita con un po’ di leggerezza è dura. La vita non è affatto semplice, per nessuno”.

Anche per lui, che di alti e bassi ne ha vissuti, e tanti, senza mai rinnegare nulla. “Da tutte le esperienze buone o cattive ho imparato qualcosa” raccontava ai ‘soliti’ attraverso i suoi clippini, i messaggi video pubblicati online, quasi lettere tanto a volte erano colmi di pensieri. Che oggi sono pieni di soddisfazione per il successo che il suo più recente annuncio, il ritorno sul palco in concomitanza con la ripresa del tour, ha scatenato, portandolo ad annunciare più date di quelle originariamente mancanti, annullate, prima di terminare il Live Kom 2011. E di nuovo, è tornato a condividerli su internet.

“Sono un uomo nuovo – aggiunge Vasco – ogni mattina quando mi sveglio sono un po’ diverso e un po’ uguale. Mi viene in mente una canzone bellissima che diceva ‘come si cambia per non morire, come si cambia per amore’. Eh, si cambia sempre, la vita è un continuo cambiamento, si cresce, non si è mai quelli di prima, e per fortuna perché altrimenti se un uomo rimanesse sempre uguale sarebbe una macchietta. Sono tornato in pista per continuare questa grande corsa e proseguire il percorso – conclude scherzoso – fino a giugno cerco di stare vivo, sano e lucido. E’ il mio progetto fondamentale”.

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