La comunicazione esterna del Movimento 5 Stelle? ”Casaleggio ne sa più di noi, ha fatto un impero, parliamone domani con lui”. Un neoparlamentare siciliano risponde così a margine dell’incontro a porte chiuse che si è tenuto all’hotel St. John di Roma, al quale le agenzie di stampa sono riuscite a partecipare. Poi ha aggiunto: “Non tutto quello che diciamo o facciamo lo possiamo riportare all’esterno”. L’obiettivo del meeting di oggi era di organizzare la comunicazione interna del gruppo. E solo lunedì 4 marzo, presenti Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, si discuterà della comunicazione esterna e della linea. ‘La linea comunicativa ce la dirà domani Beppe, ma i giornalisti intanto prendeteli per il culo” è l’invito che rivolge uno degli eletti ai colleghi. “Prendeteli per il culo come ho fatto io entrando – aggiunge il neo deputato – divertitevi, tanto la nostra notorietà durerà 15 giorni. “I parlamentari normali non se li fila nessuno. Non sono come i ministri. Scilipoti, ad esempio – conclude – tutti lo conoscevano solo perché ha tradito”.

Quello di oggi è stato un incontro dove si è votato a maggioranza per la creazione di un ‘Google group’, di un forum organizzativo per la logistica e per un calendario di incontri fisici tra gli eletti una volta a settimana. Specificano di non avere preso “decisioni per il Paese” e un altro commenta: “Tra 10 giorni saremo dentro il grande fratello. Vivremo 5 anni tutti insieme, nasceranno amori e odi”. Seduti tutti in circolo in una saletta gli oltre 100 presenti del Movimento 5 Stelle, tra eletti e militanti, hanno discusso per lo più di comunicazione interna. La riunione, organizzata e moderata da due esponenti del movimento del Lazio, prevedeva interventi di tre minuti: ciascuno si presentava con un nome, regione di elezione e camera di appartenenza. Al termine della riunione, dai toni informali, gli eletti hanno votato a favore della creazione di una mailing list di Google di servizio per gli appuntamenti, con un sistema di ‘alert’ sui calendari dei cellulari. “Chi ha lacune prenda ripetizione dagli altri”, ha detto Roberta Lombardi, del M5s di Roma. Google Group è stato preferito alla gestione della mailing list sul server indipendente. Inoltre si è votato a favore della creazione di un forum organizzativo per la logistica, a partire dalla gestione dei curriculum vitae degli assistenti parlamentari e degli affitti a Roma. Sempre a maggioranza si è votato per l’organizzazione di incontri fisici di tutti i parlamentari eletti una volta a settimana.

Mario Giarrusso, eletto al Senato in Sicilia, puntualizza: “Siamo parlamentari pagati per lavorare in assemblea e saremo a Roma dal martedì al venerdì”. C’è anche qualche voce fuori dal coro: “Dobbiamo dire qualcosa ai milioni di persone che ci hanno portato qui. La gente vuole sapere che intenzioni abbiamo” dice Paola Taverna, eletta nel Lazio al Senato per il M5S, nel corso dell’incontro a Roma. “Tutti mi chiedono che fate. A me la chiusura non piace: da una parte siamo un modello di apertura e poi chiudiamo a tutti – dice ai colleghi – non perdiamo le persone che ci hanno portato qui. E’ la gente che deve fare politica e noi dobbiamo essere dei portavoce, oppure moriamo in tre mesi”. C’è chi invece vuole proteggere il Movimento: “Attenti a chi si avvicina ora per fare l’attivista. Ora sta entrando di tutto e le persone vanno canalizzate” ha detto un esponente. C’è anche tempo di scherzare. “Vincenzo non c’e’? Si e’ iscritto al Pd…”. Una risata ha accolto la battuta fatta da qualcuno in sala durante l’incontro degli eletti del Movimento 5 Stelle. Il moderatore aveva chiamato a parlare Vincenzo, che si era prenotato ma non ha risposto. A quel punto qualcuno ha scherzato facendo riferimento al rischio che qualcuno degli eletti possa passare al Partito Democratico.

Gli interventi sono durati tre minuti ciascuno. C’è euforia e allegria tra i neoeletti ma anche ‘muso lungo’, stanco per la pressione dei giornalisti, un parlamentare ricorda: “Lavorare al Sulcis è peggio, quindi niente facce scure ma siate positivi”. I neoeletti studiano modalità per comunicare tra loro e con i cittadini. Bandiscono gli sms “perché costano troppo”. Un eletto all’Ars in Sicilia mette in guardia: “Noi siamo partiti con le discussioni online, poi siamo passate ai forum, alle mailing list e alla fine agli incontri sotto casa”. C’è chi invita ad usare Facebook per dialogare con i cittadini, chi mette in guardia dai rischi del social network. “Siamo qui da un’ora e non abbiamo concluso nulla – sbotta un neoeletto – non è che ogni settimana facciamo così?”.  Dell’ipotesi di un appoggio al Pd non si è parlato: “Non abbiamo parlato di questo. Era una riunione solo organizzativa. Ci siamo incontrati, confrontati, abbiamo parlato di regolamenti” spiega Alfonso Bonafede, neoeletto M5S. La riunione continuerà domani, ha confermato. Siete tranquilli? “Quello che ci interessa – ha risposto – è che siano tranquilli i cittadini che ci hanno votato. E’ una gioia stupenda pensare di rappresentare i cittadini“. 

“E’ stata una bella riunione. Abbiamo iniziato un percorso. Ci sembra strano questo ‘assedio’ di oggi” ha detto Roberto Fico neoeletto a fine riunione: “Tutte le cose dette di questa riunione. Ci danno fastidio perché sono decontestualizzate e distorte. Noi siamo i più trasparenti e tramite i social network racconteremo per dettaglio ciò che ci siamo detti oggi. Massima trasparenza ci sarà anche in Parlamento. Abbiamo parlato di regolamenti, ci siamo confrontati, continueremo a fare riunioni, anche alla Camera e al Senato. Tutto questo servirà a cambiare il paese, la strada ormai è intrapresa”. 

di Martina Castigliani ed Emiliano Liuzzi

Aggiornato da Redazione web alle 21.15 

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