Un altro passo verso il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. I deputati dell’Assemblea nazionale francese hanno adottato con 100 voti di scarto la legge sulle nozze e l’adozione di figli da parte di coppie gay dopo una maratona parlamentare durata 110 ore. In prima lettura, i voti a favore sono stati 329, i contrari 229, le astensioni 10 e gli assenti 9.  Il testo era stato approvato dalla stessa Assemblea lo scorso 2 febbraio, suscitando numerose polemiche dalla dura condanna del presidente della Cei, Angelo Bagnasco, alla minaccia paventata dalla Russia di non dare i propri bambini in adozione ai cittadini francesi. Critiche e polemiche si sono sollevate anche all’interno del Paese stesso con i cattolici che sono scesi in piazza per protestare contro questa legge, fortemente voluta dal presidente socialista François Hollande, che non si è fatto scoraggiare dagli oppositori e ha fatto proseguire l’iter legislativo di approvazione del provvedimento.

In Europa, la Gran Bretagna cerca di seguire le orme della Francia. David Cameron, il primo ministro inglese, leader dei conservatori, si è battuto contro i suoi stessi compagni di partito per far approvare il “Marriage Bill”, la legge che prevede la legalizzazione delle nozze gay e che lo scorso 5 febbraio ha ricevuto il primo sì alla Camera dei Comuni. Ora la palla passa alla Camera dei Lords in Inghilterra e al Senato in Francia, dove la discussione comincerà il 2 aprile e dove le difficoltà saranno superiori essendo molto più risicata la maggioranza di sinistra. E per il 24 marzo gli oppositori al “matrimonio per tutti” hanno organizzato una manifestazione di protesta a Parigi.

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