Sicilia e, soprattutto, Lombardia a rischio sconfitta per il centrosinistra? Pier Luigi Bersani tende la mano a Mario Monti. Obiettivo: scongiurare la vittoria del centrodestra in due regioni chiave per l’esito generale delle politiche del 24 e 25 febbraio. Presentando un patto con la candidata alle regionali in Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il segretario democratico ha parlato, riferendosi alla Lombardia, di “polemica seria e aperta con Monti: finché ci si punzecchia – ha aggiunto -, sta tutto dentro la logica della campagna elettorale, ma poi si ha la sostanza. Non è una banalità guardare in faccia il rischio che Berlusconi e la Lega tengano ancora il comando in Lombardia. E’ una cosa seria, una posizione europeista deve fare una riflessione sulla Lombardia”.

Il sondaggio del Corsera: in Lombardia avanti Lega e Pdl
La presa di posizione del candidato premier del centrosinistra arriva dopo la pubblicazione sul Corriere della Sera di un sondaggio condotto da Ipso nel mese di gennaio. Numeri che fanno preoccupare il Partito democratico, che in Lombardia prenderebbe il 34,5% dei consensi contro il 35,3% del centrodestra (chi vince prende 27 senatori). Il Centro con Monti, invece, è stimato attorno al 10,6%, mentre il M5S di Grillo racimolerebbe un 10,5% contro il 2,5% a Rivoluzione civile di Ingroia. Gli indecisi, invece, sono al 41,9%.

Per quanto riguarda la Sicilia, anche qui il risultato del sondaggio evidenzia un esito incerto del voto che si riflette sul Senato. Alla coalizione del centrosinistra, la rilevazione Ipso assegna il 32,3% (14 seggi al Senato se vincente) e al centrodestra il 31,1%. Il Centro con Monti è al 9,4%, il Movimento 5 Stelle al 18,7%, Rivoluzione civile al 6,4%. Gli indecisi sono al 30,6%. “Quella per la maggioranza al Senato – commenta Renato Mannheimer – sarà probabilmente una battaglia all’ultimo voto. Gli esiti dei sondaggi effettuati Regione per Regione dai diversi istituti offrono un quadro diversificato ma comunque caratterizzato da una situazione di difficile governabilità”.

Berlusconi all’attacco: “Monti piccolo protagonista della politica italiana”
E Silvio Berlusconi? Rinfrancato dai sondaggi continua nella sua maratona elettorale attaccando il suo successore a Palazzo Chigi: “Ci siamo cascati tutti nel giudizio su Monti, io per primo” ha detto in un’intervista all’agenzia televisiva Vista. “Poi – ha proseguito – lui via via si è appalesato per quello che è ed è diventato un piccolo protagonista della politica italiana. Si è alleato con i due più vecchi protagonisti, in campo già da nell’83, trent’anni fa. Con loro – è il parere del Cavaliere – non potrà procedere ad alcun rinnovamento e ad alcuna innovazione”. Inoltre, secondo Berlusconi, Monti “interviene soprattutto a buttare per aria quello che ritengo fondamentale per avere un vero governo, cioè il bipolarismo come in Inghilterra o negli Stati Uniti. Qui dovremmo avere i moderati rappresentati dal Pdl – sostiene ancora Berlusconi – e la sinistra dall’altra parte e Monti in mezzo a fare da ago della bilancia. Non credo che gli riuscirà”. Poi, sulle strategia elettorali, la conferma che non ci sarà alcun dialogo con la coalizione guidata dall’ex rettore della Bocconi. “Credo che Monti sarà un passeggero, farà una comparsata nella politica italiana. Da parte nostra non vedo nessuna possibilità di collaborare né con lui né con Casini né con Fini, che ormai conosciamo purtroppo bene e sappiamo di che pasta sono fatti”.

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