Richiedere l’esenzione dal ticket sanitario anche se non se ne possiedono i requisiti. Trovarsi al bar, al mercato o in un altro posto fuorché seduti alla propria scrivania dopo aver timbrato regolarmente il badge. Continuare a percepire la pensione di un genitore ormai morto da anni.

Tutti episodi di mala gestione e di sperpero della Pubblica amministrazione che sottraggono alle casse dello Stato un vero “tesoretto”. Tanto che nel solo 2012 la Guardia di finanza ha scoperto frodi e danni erariali per oltre 6,5 miliardi di euro, denunciando 22mila responsabili.

In particolare, sono stati accertati danni erariali per oltre 5 miliardi di euro, scoperte frodi ai finanziamenti comunitari e nazionali per 1,1 miliardi di euro, smascherati oltre 3.500 finti poveri e 1.047 falsi invalidi e individuati 1.274 dipendenti pubblici che svolgevano doppi lavori.

“È l’attuale periodo di crisi ad averci obbligato a innalzare il livello di attenzione sui temi della tutela delle risorse dello Stato”, spiega il Comandante generale della Guardia di finanza, generale di corpo d’armata Saverio Capolupo. “Le istituzioni – prosegue – sono molto più impegnate a individuare le migliori pratiche per ridurre sprechi e inefficienze e anche l’opinione pubblica è più attenta di fronte agli episodi di mala gestione o di sperpero delle risorse”.

Scorrendo i dati diffusi dalla Fiamme gialle, salta subito all’occhio il risultato raggiunto dalla repressione delle truffe condotte contro i dipendenti pubblici: sanzioni per 15 milioni di euro contro il migliaio di persone che aveva un doppio lavoro. Il caso più eclatante e note alle cronache resta, comunque, quello che vede un dipendente molto disponibile e compiacente timbrare il proprio badge e quello di altri colleghi di lavoro, facendo così risultare la loro presenza mentre sono altrove. Così come emerge dalle numerose riprese effettuate attraverso l’utilizzo di telecamere nascoste.

Ma dall’inizio dello scorso anno la Guardia di Finanza ha avviato azioni mirate anche al contrasto di fenomeni come l’irregolare accesso a prestazioni sociali agevolate e all’esenzione dal ticket sanitario. In particolare, sono state eseguite 2.800 indagini contro le frodi al bilancio nazionale e dell’Unione europea, scoprendo indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per circa 1,1 miliardi di euro. Mentre ammonta a oltre 4.600 il numero dei truffatori denunciati, con il sequestro a loro carico di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 348 milioni di euro.

Capitolo a parte per le truffe previdenziali e assistenziali. In questo ambito sono oltre 103 i milioni di euro indebitamente percepiti da falsi invalidi (1.047 casi) e falsi braccianti agricoli (3.297 casi) o spesi per pagare la pensione a soggetti deceduti (395 casi), assegni sociali (569 casi) ed altre tipologie di sostegno (655 casi) a non aventi diritto.

Corposa è anche la voce ‘falsi poveri‘. In questo caso sono 3.556 le persone che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni sociali agevolate come, ad esempio, l’accesso ad asili nido e altri servizi per l’infanzia, la riduzione del costo delle mense scolastiche, i buoni libro per studenti e le borse di studio, i servizi socio-sanitari domiciliari e le agevolazioni per servizi di pubblica utilità, luce, gas o trasporti.

Infine, sono stati denunciati 1.781 truffatori del Servizio Sanitario Nazionale, con un danno accertato di 72 milioni di euro.

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