Il Comune di Parma volta pagina sulla multiutility Iren e si affida all’esperto di raccolta differenziata Raphael Rossi. L’assemblea dei soci di Iren Emilia lo ha nominato presidente del consiglio di amministrazione su indicazione dell’amministrazione Cinque stelle, dopo che il suo predecessore, l’imprenditore Angelo Buzzi, è finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Parma Public Money.

Rossi eredita una posizione finita al centro degli scandali giudiziari e proprio alla luce di questo annuncia un netto taglio con il passato. “Gli amministratori della società Iren per molti anni si sono preoccupati di come si collocavano sul mercato – spiega – Ora invece è importante badare a come ci si colloca nella società”. Trasparenza, etica e partecipazione nelle scelte dell’azienda sono le parole d’ordine del neopresidente, che si traducono in un obiettivo preciso, che metta in primo piano i cittadini: “Il mio compito sarà quello di ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini e con le amministrazioni di tutto il territorio in cui Iren opera”. Una ventata di ottimismo che arriva a poche settimane dalla bufera giudiziaria che vede Iren coinvolta a causa delle nomine delle amministrazioni precedenti, da Buzzi all’ex vicepresidente Villani, e dopo mesi di braccio di ferro tra la multiutilty e il Comune anche per la questione inceneritore.

Con la sua nomina, Rossi garantirà la collaborazione con il territorio in un’ottica di trasparenza, ma soprattutto metterà la sua competenza al servizio di Iren, come già aveva cominciato a fare con il Comune di Parma. Il nome di Rossi non è nuovo per i Cinque stelle: sin dalla vittoria del sindaco Federico Pizzarotti il professionista, specializzato nella progettazione di sistemi integrati per la raccolta differenziata, ha prestato la propria consulenza all’amministrazione in modo gratuito, contribuendo per esempio alle fasi di estensione del porta a porta in città. “Per tanti anni ho aiutato tutti i movimenti cittadini che andavano nella direzione della raccolta differenziata spinta, o che lottavano contro il ricorso esclusivo agli inceneritori – racconta Rossi – Così ho incontrato anche gli attivisti di Parma e quando sono arrivati alla guida del Comune, sapendo lo stato di difficoltà economica in cui versava, ho deciso di offrire il mio aiuto in modo gratuito”.

Per il Comune di Parma Rossi ha offerto la propria consulenza per lo sviluppo e il miglioramento della raccolta differenziata, lavorando poi con il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) a un progetto preliminare del sistema porta a porta in tutta la città, e con Iren si è già interfacciato per l’attivazione del primo lotto di raccolta porta a porta nel centro storico. Ora che ha un incarico ufficiale, l’impegno di Rossi per Parma continuerà in questa direzione. “Non mi occuperò dell’inceneritore – tiene però a specificare – perché Iren Emilia si occupa di raccolta differenziata e non della gestione degli impianti, di cui tra l’altro io non sono un tecnico”.

Quello di Parma è solo l’ultimo, in termini di tempo, degli incarichi di Rossi. Al di fuori dei confini ducali il suo curriculum parla da solo: cofondatore della società di ingegneria Esper (Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti), ha contribuito all’avvio della raccolta porta a porta a Roma, Trento, Bari e Napoli. È stato amministratore e vicepresidente dell’azienda multiservizi igiene ambientale Torino Amiat dal 2004 al 2010 ed è membro di vari comitati scientifici, tra cui quello del progetto “Verso rifiuti Zero”.

Gli ultimi anni lo hanno visto impegnato a Napoli, dove nel 2011 il sindaco Luigi De Magistris lo ha chiamato a guidare l’azienda di raccolta rifiuti Asia Spa, e poi a Foggia per gestire il fallimento dell’azienda rifiuti Amica Foggia. E ancora, a dicembre 2012, nel Comune di Reggio Calabria commissariato per contiguità con la mafia, Rossi è stato chiamato a intervenire come amministratore delegato della Leonia Spa, società di raccolta rifiuti mista pubblico privata che secondo la Procura era uno dei vettori di penetrazione della malavita sul territorio, tanto da indurre gli inquirenti a decretarne il sequestro preventivo della quota privata e l’arresto del direttore generale.

In questi mesi Rossi è anche però stato al fianco del Comune di Parma, intervenendo perfino alla manifestazione contro l’inceneritore con Beppe Grillo. La nomina in Iren è solo l’ufficializzazione di una collaborazione che era già in atto. “Con Rossi abbiamo già cominciato a lavorare – ha commentato l’assessore all’Ambiente Gabriele Folli – la sua nomina rappresenta un grande cambiamento per il territorio”.

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