Il possibile lieto fine è arrivato dopo 19 ora di confronto. Con una firma: quella sull’ipotesi di accordo alternativo alla riduzione di organico dell’ospedale San Raffele di Milano. I 244 licenziamenti tra il personale quindi potranno essere scongiurati. La possibile soluzione della crisi occupazionale è stata firmata questa mattina all’alba, dopo quasi un giorno intero di dialogo presso il ministero del Lavoro. I contenuti del documento saranno sottoposti al giudizio dei lavoratori, attraverso un referendum che si terrà “a brevissimo nei prossimi giorni”. E’ quanto spiegato da Angelo Mulè, coordinatore della Rsu di via Olgettina. “Siamo usciti dalla sede del ministero che erano ormai le 6” ha raccontato Mulè.

In sintesi, l’accordo salva-impieghi prevede un taglio degli stipendi pari al 9% in media, la revisione di tutti gli accordi sindacali pregressi, un piano di smaltimento ferie e, a partire da luglio, il passaggio dal contratto della sanità pubblica a quello della sanità privata Aiop, con l’armonizzazione di alcuni istituti contrattuali come ad esempio i diritti di maternità. La stanchezza è tanta e la decisione sulla data del referendum non sarà forse presa oggi, ma comunque nelle prossime ore. “La cosa certa – chiude Mulè – è che il 31 gennaio dovremo essere di nuovo al ministero del Lavoro a Roma, per ratificare l’accordo” se il referendum, come probabile, avrà avuto esito positivo.

Articolo Precedente

Ilva, Ferrante: “Senza dissequestro chiudiamo lo stabilimento”

next
Articolo Successivo

Il reddito minimo non è un’utopia

next