“Ma perchè dobbiamo condannare, o comunque obbligare, un figlio ad essere necessariamente omosessuale, quando invece potrebbe essere tranquillamente eterosessuale?”. Sono le parole del candidato al Senato e alla presidenza della Regione Lombardia, Gabriele Albertini, intervistato da Marco Gaiazzi per “Punto e a capo”, su Class TV MSNBC. “E’ chiaro che il figlio di una coppia omosessuale cresce in un ambiente che quasi lo obbliga a essere omosessuale” – spiega il politico – “L’unico argomento che farebbe la differenza in caso di matrimonio gay è banalissimo e non particolarmente nobile: la reversibilità delle pensioni”. E spiega: “La conseguenza del matrimonio è che il coniuge dello stesso sesso potrebbe ottenere una pensione di reversibilità. In caso contrario, no, perchè non è considerato coniuge”. Albertini, allora, chiede polemicamente: “Perchè in una situazione di riduzione dei costi pensionistici togliamo al metalmeccanico e lo facciamo andare in pensione un poco più tardi, mentre diamo invece un vantaggio a qualcosa che è neutrale agli effetti della società?“. E conclude: “L’omosessualità non è un valore, ma è una scelta. Libera e assolutamente autonoma. Ma perchè devo riferire a questa condizione un pezzo consistente di fiscalità?”

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