All’ombra del simbolo della lista che porta il suo nome, ieri a Milano il premier Mario Monti ha presentato quella che ha definito “la testa di lista” del suo progetto in Lombardia. Monti ha spiegato anche quale sia la posizione del suo Polo in modo tale da riuscire ad orientare meglio la scelta dei cittadini: “Noi non siamo il centro. Vogliamo essere radicali nel riformare l’Italia. Oggi – ha proseguito – non è all’ordine del giorno dire con chi poi faremo alleanza o contro chi siamo: sono domande mal poste e fuori dalla nostra logica”. Poi i suoi candidati: gli ex Pdl Gabriele Albertini e il ciellino Mario Mauro e l’ex Pd Pietro Ichino sono infatti i candidati al Senato per la lista ‘Con Monti per l’Italia’ in Lombardia. Nessun imbarazzo per l’eterogenea estrazione del tris, anzi, “non mi pare che si debbano vergognare”, afferma Monti, “perché hanno fatto una scelta sulle idee per fare le riforme”. Ancora una volta il professore ribadisce che destra e sinistra sono categorie superate, “ma non siamo il centro”, ragiona, “siamo qualcosa di diverso”. Respinta seccamente anche l’accusa di sostenere Albertini in Lombardia per mettere in difficoltà il Pd nella corsa per il Senato. “Non sono l’arma di Monti e non puntiamo all’ingovernabilità”, assicura lo stesso Albertini  di Franz Baraggino

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