Come da tradizione ormai consolidata il comico Vito torna in scena all’Arena del Sole nel periodo natalizio: lo spettacolo di cui è protagonista, frutto della collaborazione artistica tra Francesco Freyrie e Daniele Sala, si rifà a uno dei classici della commedia, Il malato immaginario di Molière, portato ai giorni nostri e ambientato in Emilia, di cui ripercorre la trama nei tratti principali e mantiene nella sostanza i personaggi.

Come “badante” lo affianca l’attrice Claudia Penoni, salita alla ribalta di Zelig con il personaggio di Cripztak in coppia con Leonardo Manera. In scena anche l’inossidabile duo comico Malandrino & Veronica nei panni di due improbabili medici – padre e figlio –, e la giovane Maria Vittoria Scarlattei, nel duplice ruolo di moglie e figlia di Vito-malato, proveniente dal cast di Crozza nel paese delle meraviglie.

Vito veste i panni di Guglielmo Boselli, un ricco emiliano di mezza età, servito e riverito, spesso sopportato ma soprattutto molto malandato, che vive in una casa con le luci sempre accese, le tende tirate, gli orologi coperti, perennemente chiuso nella sua camera da letto, uscendo solo per andare al bagno, dove cataloga ricette, legge i bugiardini, ingoia farmaci, consulta enciclopedie mediche, sfoglia libri sull’alimentazione macrobiotica, opuscoli sulle nuove frontiere dell’anti-age, depliant su attrezzi e cosmesi per il mantenimento del benessere. E quando uno starnuto lo assale o una nuova ruga gli increspa la pelle subito chiama medici, paramedici, santoni e cialtroni per farsi visitare.

Si aggiunge così alla galleria di maschere interpretate da Vito un altro bizzarro personaggio che cerca in tutti i modi di evitare le responsabilità della vita creando una girandola di situazioni paradossali. Come scrive l’autore Francesco Freyrie, «La figlia – stufa di fare la modella per pubblicizzare i prodotti della ditta di Pompe Funebri del padre – vorrebbe lasciare la vita borghese e diventare attrice, la giovane moglie vuole farsi intestare tutto, il fratello che è suo socio lo vorrebbe nuovamente al lavoro al suo fianco, i medici e i ciarlatani vorrebbero che nulla cambiasse, poiché un paziente del genere vale tutto l’oro del Colorado. E poi c’è Antonietta, una badante italiana, laureata, colta e piena di buon senso ma talmente disoccupata e disperata da accettare un lavoro infernale che neanche la più disperata delle extracomunitarie accettava; anche lei sembra aver trovato una fortuna nei malanni del padrone di casa, eppure è l’unica che combatte per liberarlo dalle sue manie».

La nuova produzione del Teatro Stabile di Bologna sarà in prima nazionale all’Arena del Sole fino a domenica 13 gennaio, dopo una serie di anteprime in regione: Budrio, Pavullo, Castelfranco Emilia, Bagnolo al Piano, Russi, Forlì, Lugo, Cesenatico e Mirandola dove lo spettacolo è stato rappresentato nella tensostruttura da poco inaugurata per permettere lo svolgimento delle attività teatrali in una zona colpita dal terremoto dello scorso maggio.

Informazioni: 051.2910.910, www.arenadelsole.it

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