Secondo i risultati ufficiosi del comitato primarie, il candidato dell’Api Bruno Tabacci avrebbe conquistato l’1,49 dei voti. Lui (nel video sotto) a urne chiuse si è definito “un donatore di sangue”. Non è andata così però a Casoria, dove l’Api ha raccolto i consensi della maggioranza assoluta dell’elettorato. Le percentuali riportate da La Stampa raccontano la storia di un successo a sorpresa. Se non di “casi clamorosi da rivedere”.

Infatti, riporta il quotidiano di Torino, “a Casoria Tabacci (con l’Api del proconsole locale Tommaso Casillo) su 4 mila voti ne ha presi più della metà. Ad Afragola su 1500 voti ne ha presi un terzo. A Caivano s’è pappato 600 voti su 1200; con Api si vola davvero. A Frattamaggiore già a metà mattinata c’erano trecento voti nel circolo cittadino (commissariato), più che nel circolo provinciale”. Insomma, un vero trionfo in controtendenza rispetto a quanto è accaduto nei seggi di tutta Italia

La candidatura alle primarie di Tabacci, peraltro, è stata protagonista sul web grazie al gruppo satirico Marxisti per Tabacci su twitter e facebook, tra fotomontaggi del candidato tra Lenin e Stalin, inclusa la prima pagina della Pravda con la foto del parlamentare e il titolo: “Vittoria schiacciante! Il 95% ha scelto il socialismo”. Un’immagine accompagnata dallo status del gruppo che spiega: “Compagni marxisti, i media imperialisti stanno già diffondendo dati elettorali che danno per sicura la nostra sconfitta. Vi forniamo in anteprima i dati definitivi, gli unici reali e veritieri, forniti dall’unico giornale imparziale, la Pravda!”

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