Permesso di residenza vendesi. A Madrid, per uscire dall’impasse della bolla immobiliare, non si va certo per il sottile. A un anno dalle elezioni che diedero la maggioranza assoluta all’esecutivo di Mariano Rajoy, arriva la proposta choc: il governo concederà il permesso di soggiorno agli stranieri che compreranno casa in Spagna, per un valore superiore a 160 mila euro. L’idea è chiara: cercare di sbarazzarsi dell’ingente quantità di appartamenti costruiti durante il boom immobiliare. Uno stock che sfiora il milione, rimasto invenduto.

Lo ha annunciato il segretario di Stato per il Commercio Jaime García Legaz. Il prezzo minimo imposto di 160 mila euro servirà a tenere sotto controllo una domanda massiccia di permessi di residenza, che, ha ribadito il segretario di Stato “saranno temporali”. L’iniziativa, all’esame del governo, è rivolta nello specifico ai ricchi acquirenti russi e cinesi, che negli ultimi anni hanno consolidato la loro presenza in terra iberica. Alla modifica della normativa per concedere il permesso di residenza ai compratori stranieri la Spagna lavorava già dalla scorsa primavera con vari incontri preliminari tra i ministri di Economia, Lavoro, Sviluppo, Interni e Affari esteri. Un pool che si riunirà per definire meglio i punti del provvedimento. Lo stesso che, in maniera analoga, è già stata realizzato in Irlanda e Portogallo, entrambi Paesi riscattati dalla troika (Commisisone europea, Bce e Fmi).

Il progetto, applaudito dal settore immobiliare, ha suscitato non poche polemiche: le associazioni di immigrati l’hanno definita una “misura disperata” e  “discriminatoria”, diretta solo “a una classe medio-alta di stranieri”. Anche il Partito socialista ha accusato l’esecutivo di “mercanteggiare” il permesso di soggiorno. “Invece di mettersi nei panni del promotore immobiliare – ha detto la segretaria della Cooperazione e Immigrazione del Psoe, Marisol Pérez Domínguez, – il governo dovrebbe pensare a porre un freno agli sfratti ed evitare che ci siano più case vuote e più famiglie per strada”. Ma il presidente Rajoy ha tagliato corto. “Bisogna vendere gli immobili per aiutare il settore delle costruzione in affanno”.

In realtà la possibilità di ottenere la residenza per gli stranieri è già contemplata nella legge attuale. Se un immigrato possiede 2.100 euro al mese e vuole vivere in Spagna, anche senza lavoro, può ottenere un permesso di residenza temporale. Adesso però sarebbe sufficiente l’acquisto di una casa. “Bisogna capire bene i termini della proposta”, ha detto alla stampa spagnola Pascual Aguelo, presidente della sottocommisione all’Immigrazione del Consiglio generale dell’avvocatura spagnola. “Al governo spetta indagare sull’origine di questi soldi e controllare che la norma non diventi una via facile per il riciclaggio di denaro”. Soprattutto se i destinatari del provvedimento sono Paesi come la Russia e la Cina. Lo scorso ottobre la Spagna si scopriva vittima del più grande traffico illecito firmato dalla mafia cinese. L’operazione Emperador si concluse con l’arresto di 87 persone compreso il leader del malaffare Gao Ping, che in cassaforte custodiva 5,7 milioni di euro in banconote. 

 

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