Le parti sociali hanno firmato l’accordo sulla produttività ad esclusione della Cgil. Il Governo ritiene l’accordo firmato tra imprese e sindacati sulla produttività un “passo importante” per innalzare la competitività e rendere il Paese più attraente per gli investimenti. Secondo il capo del governo ci sono le condizioni per confermare le risorse per la detassazione del salario di produttività. Tra le misure prese lo stanziamento di 2,1 miliardi per la detassazione del salario di produttività.

Monti fino all’ultimo ha tentato di far entrare nell’intesa la Cgil, ma la Camusso ha detto no. “Il documento è firmato da tutte le parti sociali con eccezione della Cgil – ha detto il Professore – Il Governo esprime vivo auspicio che l’intesa possa essere estesa anche alla Cgil”.Era l’incontro conclusivo sull’accordo tra le parti sociali su produttività e competitività. “La nostra speranza è che tutte le parti aderiscano” aveva detto il presidente del Consiglio al tavolo di Palazzo Chigi. “Speriamo che la Cgil si unisca alla sottoscrizione del documento – aveva aggiunto – quando lo riterrà opportuno nell’interesse dei lavoratori e del Paese”.

Per le parti sociali, in ogni caso, una nota negativa c’è. Il capo del governo, infatti, ha confermato che non ci sarà alcuna detassazione delle tredicesime. “Non ce lo permettono le condizioni della finanza pubblica” ha detto Monti al tavolo, secondo quanto riferito dai partecipanti alla riunione, rispondendo proprio alla leader Cgil, Susanna Camusso. “Spero – avrebbe detto – che il prossimo Governo sia meno raggrinzito”.

Ma la perplessità della Camusso è su tutta la linea: “La strada scelta è sbagliata”, avrebbe detto la segretaria. La leader della Cgil avrebbe sottolineato come con la via che si vorrebbe intraprendere non si tutelerebbe più il potere d’acquisto e avrebbe chiesto come verrebbe finanziato il secondo livello contrattuale per più di 16 milioni di lavoratori del privato. 

Nell’accordo tra imprese e sindacati (non condiviso dalla Cgil) sulla produttività “ci sono cose molto concrete” secondo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera . “Ci ritroviamo molto nei principi e nella stimolazione degli accordi di secondo livello”. Soddisfatto il segretario della Cisl Raffaele Bonanni: “Siamo riusciti a definire quello che serve per ridare slancio al Paese”. L’accordo “serve a dare forza ai salari, ecco perché insisto – ha detto alla riunione – per detassare gli accordi di produttività. Anche lo Stato avrà più entrate”. 

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