A vederli seduti in consiglio comunale, ancora fianco a fianco come ai vecchi tempi, si può quasi credere che stia tornando il sereno sul Movimento 5 stelle di Bologna. E invece, dopo quell’apparizione a Ballarò, la stoccata di Beppe Grillo sul punto G e tutti i litigi e le polemiche che ne sono seguiti, tra i tre consiglieri di Bologna, Federica Salsi, e i fedelissimi Massimo Bugani e Marco Piazza rimane il gelo. A poco è servita l’assemblea della settimana scorsa, dove la base aveva simbolicamente promosso Salsi concedendole un lungo applauso, e dove Bugani aveva lanciato segnali di pace, auspicando l’avvio di un “percorso di riconciliazione”. La situazione è ancora “molto complicata”, ammette Salsi, che sembra comunque intenzionata a non abbandonare il suo incarico, e ad andare avanti per la sua strada:“Si può continuare a lavorare anche senza essere amici”.

Parole che lasciano intendere tutte le difficoltà a riallacciare i rapporti. Quei rapporti ormai logorati dalle parole, ma soprattutto dai gesti. A partire dall’Aventino di due settimane fa, quando durante la seduta del consiglio comunale, Bugani e Piazza si sono alzati dal loro posto per andarsi a sedere in fondo all’aula, lontano dalla compagna di gruppo. Per arrivare a all’ultimo sfregio: la realizzazione di un video in cui Piazza e Bugani, in 13 minuti, illustrano il lavoro portato avanti in Comune, senza mai citare la collega, pure lei consigliere. Un filmato ripreso anche da Beppe Grillo, che l’ha pubblicato sul suo blog quasi a dire che, anche senza una espulsione formale, Salsi è isolata dal gruppo dei 5 stelle.

“Un video fatto a mia insaputa” puntualizza Salsi che, nonostante da settimane sia bersaglio di critiche, a tratti anche molto aspre, dice di non essere risentita: “Non mi sono offesa – commenta a margine del consiglio comunale – ma non voglio aggiungere altre parole, perché quelle immagini si commentano da sole”. E poi ribadisce quanto già sostenuto dopo l’assemblea di mercoledì: “Le dinamiche personali non dovrebbero inficiare il lavoro istituzionale, ma di fatto queste azioni vanno nella direzione opposta”. Il futuro lo vede ancora nel Movimento, anche se si riserva di decidere “in base a quello che succederà nelle prossime settimane”.

Insomma, la questione sembra tutt’altro che chiusa. E se è vero che i tre sono tornati a sedersi vicini in consiglio comunale, continuano a non scambiarsi nemmeno un saluto. Scena che si ripete puntualmente in tutte le sedute delle commissioni consiliari. Del resto era stato lo stesso Bugani, il giorno successivo alla verifica semestrale bolognese, a chiudere le porte a qualsiasi forma di dialogo. Troppo difficili da digerire, aveva detto Bugani, quelle dichiarazioni in cui Salsi paragonava il Movimento di Grillo a una caserma. “Alla riunione, ho visto un buon clima, ma rimaniamo su posizioni nettamente diverse e distanti e le sue frasi non trovano la mia condivisione– aveva spiegato il consigliere comunale, ammettendo poi di vedere un futuro incerto per il Movimento a Bologna – il momento è difficile”. 

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