In loving memory of Massimo Mutti. Questa la dedica della settima edizione del Bologna Jazz Festival, che dal 15 al 25 novembre invaderà teatri e club di Bologna e Ferrara a suon di note con ospiti d’eccezione come il ritorno del tastierista Chick Corea.

“Max” Mutti se n’è andato improvvisamente alla vigilia di un festival che aveva reinventato e rilanciato, e che ora ritorna con la filosofia “internazionale” che già lo aveva contraddistinto negli anni recenti: non solo ospitare artisti di grosso calibro provenienti da paesi differenti, ma sapersi imporre nello scenario mondiale per qualità e capacità di raggiungere un pubblico il più vasto possibile.

L’inaugurazione del festival è affidata a un graditissimo ritorno all’interno del cartellone del festival: il Brad Mehldau Trio – in scena giovedì 15 novembre sul bellissimo palco del Teatro Comunale di Ferrara (in collaborazione con Ferrara Musica). Brad Mehldau è una star indiscussa del panorama jazzistico internazionale, con un proprio fedelissimo seguito di fans che apprezzano le atmosfere emozionali che il pianista è in grado di creare. Lo accompagnano i due membri storici del suo trio, Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria, due rinomati jazzisti internazionali attivissimi sulla scena statunitense e – una curiosità – protagonisti della colonna sonora originale di L.A. Noir – il più costoso videogioco della storia, primo ad essere presentato ad un festival cinematografico.

Delle vere e proprie leggende della storia del jazz sono le star dei tre concerti a teatro bolognesi, di cui ben due sono esclusive nazionali: Chick Corea, Jim Hall e John McLaughlin & The 4th Dimension.

In esclusiva nazionale il 16 novembre al Teatro EuropAuditorium uno straordinario piano trio, capitanato da Chick Corea – noto sperimentatore in produzioni jazz fusion negli anni ’70 e sideman di Miles Davis in dischi importanti quali In a Silent Way e Bitches Brew. Accanto a Corea, Christian McBride – uno dei migliori contrabbassisti della scena jazz contemporanea, ospite come leader di un proprio trio nella passata edizione del festival – e il talentuoso batterista Brian Blade, già collaboratore di Joshua Redman, Wayne Shorter, Brad Mehldau, Bob Dylan e Joni Mitchell, fra gli altri.

Martedì 20 novembre al Teatro Duse si esibirà lo straordinario chitarrista Jim Hall. Classe 1930, Jim Hall sta alla chitarra jazz come Sonny Rollins sta al sassofono. In esclusiva nazionale al Bologna Jazz Festival l’ottantaduenne chitarrista originario di Buffalo e protagonista di leggendarie incisioni e collaborazioni con lo stesso Rollins, con Bill Evans, Art Farmer, Paul Desmond e Ron Carter, non solo delizierà il pubblico con uno straordinario concerto alla guida del suo trio (con Steve La Spina al contrabbasso e Anthony Pinciotti alla batteria), ma incontrerà gli appassionati rispondendo ad alcune domande nel pomeriggio di martedì 20 novembre (ore 16.00, Teatro Duse. Ingresso riservato ai possessori dell’abbonamento o del biglietto del concerto).

Dopo Jim Hall, un altro veterano della chitarra: John McLaughlin alla guida del suo gruppo The 4th Dimension, in scena a chiusura del festival il 25 novembre al Teatro EuropAuditorium. Il virtuosismo di McLaughlin è evidente nelle numerose incisioni e collaborazioni che costellano la sua celebrata carriera iniziata nei primi anni Sessanta, fra le quali si annoverano Lifetime con Tony Williams e Bitches Brew, On the Corner e Live at the Cellar Door al fianco di Miles Davis. McLaughlin & The 4th Dimension presenteranno il nuovo CD Here This Now, in uscita il prossimo 16 ottobre.

Come sempre i concerti principali non esauriscono il vasto programma del festival che contempla altri tre concerti in teatri della provincia bolognese, un evento off  e numerosi concerti nei club: alla Cantina Bentivoglio e al Take Five per quanto riguarda Bologna e al Torrione Jazz Club di Ferrara – per due anni di seguito insignito del titolo di miglior jazz club d’Italia.

Fra i tre concerti che si tengono in teatri della provincia, ben due sono eventi benefici con ingresso gratuito e offerta libera: a favore dei terremotati dell’Emilia nel caso di Andrea Ferrario 4et (all’auditorium di Monte San Pietro, lunedì 19 novembre, evento realizzato in collaborazione con Comune di Monte San Pietro e MSP Passione per la musica), a favore di ANT nel caso di Vino Tinto (Auditorium Le Notti di Cabiria, Anzola dell’Emilia, mercoledì 21 novembre, in collaborazione con Comune di Anzola dell’Emilia, Jazz Club Henghel Gualdi, Lepida Tv, Magazzini Sonori).

Sabato 24 novembre sarà la volta di Minerbio, dove al Palazzo Minerva Joe Pisto presenterà il suo nuovo disco London Vibes (concerto realizzato in collaborazione con Comune di Minerbio).

Ricchissimo e variegato negli stili il programma dei club, con grandi protagonisti internazionali che di esibiranno alla Cantina Bentivoglio a Bologna e al Torrione Jazz Club a Ferrara, storiche location del festival e punto di riferimento del jazz in Emilia-Romagna.  Tra le band straniere di grande rilievo: Alain Bédard Auguste Quartet capitanato dal contrabbassista canadese Alain Bédard; il trio di Chihiro Yamanaka una delle più emozionanti pianiste jazz della sua generazione e una vera star in Giappone; il Trio di Greg Burk, pianista e compositore di Detroit tra i più raffinati della scena jazz contemporanea; il Cyrus Chestnut Quartet capitanato da uno dei pianisti più soul della scena internazionale; Omer Avital & his band of the east caratterizzato da un sound che il giornale svizzero Der Sonntag ha felicemente definito ebreo-arabo etno post-bop; e Bill Mays Trio un piano trio guidato dal pianista che ha accompagnato star della scena statunitense quali Sarah Vaughan, Dionne Warwick, Anita O’Day, Al Jarreau e Frank Sinatra.

Spazio soprattutto ai talenti italiani  (ma non solo) al Take Five Genuine Music Club – dove si esibiranno Teo Ciavarella Trio, John Serry Trio, Minor Swing Quintet, Checco Coniglio Quartet, Puglisi-Senni-Cappellato Trio, Tolga Quartet, Tom Kirkpatrick Quartet, Rocco Casino Papia Quartet, Paesani–Dal Pozzo–Mazzucco Trio, Andrea Dessì Trio.

Completa il programma un evento off “Troppo tardi per sognare, troppo presto per dimenticare”, lettura-concerto con Matteo Belli e Luca Matteuzzi su testi e musiche di vari cantautori (Venerdì 23 e sabato 24  novembre ore 20.30, teatro millesettecentosessantatre, Villa Aldovrandi Mazzacorati Bologna).

Tutte le informazioni sul programma, sui prezzi dei biglietti, sulle modalità di acquisto, le vantaggiose formule di abbonamento e le riduzioni di Bologna Jazz Festival 2012 sono disponibili sul sito www.festivaljazzbologna.it

Articolo Precedente

Oltre la frontiera di cristallo tra USA e Messico: i Calexico all’Estragon

next
Articolo Successivo

Silvia Avallone porta Acciaio a Bologna: “Il mio libro al cinema lo immaginavo così”

next