Era ubriaco l’uomo che ha investito e ucciso la scout 17enne Altea Trini. Ora per lui l’accusa è di omicidio colposo. Gli investigatori non confermano ma a riferirlo sono le testate locali, secondo le quali il livello di alcol nel sangue dell’uomo sarebbe tre volte oltre il limite consentito dalla legge. Testimoni hanno affermato che al momento dei fatti l’uomo al volante del Suv, un 54enne, si sarebbe rifiutato di eseguire il test per rilevare il tasso alcolemico o la presenza di droga nell’organismo sul luogo. Test comunque effettuato subito dopo a seguito degli accertamenti dell’autorità giudiziaria. 

I fatti risalgono a ieri, quando la giovane ragazza è stata investita durante una gita nel tardo pomeriggio mentre stava attraversando la strada insieme ad altri scout, nei pressi dei comuni di Vizzolo Predabissi e Casalmaiocco, in provincia di Lodi.  Il gruppo d’uscita dei giovani, composto da una quindicina di persone, ha attraversato la strada provinciale 159 e mentre la ragazza era nel mezzo della carreggiata è stata colpita in pieno dal Suv. Non è stato ancora possibile accertare le responsabilità dell’accaduto, se cioè in quel punto il gruppo potesse attraversare ma, dai primi rilievi sembra che il fuoristrada andasse molto veloce.

Il guidatore ha frenato, ma dopo l’impatto ci sono voluti 300 metri per bloccare la vettura, che è poi finita in un campo. Le condizioni della ragazza sono apparse subito gravissime e, quando è stata soccorsa era già in arresto cardiaco. Solo dopo 20 minuti di manovre rianimatorie è stata intubata e caricata su un elicottero del 118. L’elisoccorso è giunto all’ospedale Niguarda e qui i medici hanno fatto di tutto ma in serata non hanno potuto fare altro che comunicare il decesso della ragazza. 

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