“Serve una rivoluzione nel partito, le primarie non sono salvifiche e i sondaggi sui candidati non sono buoni”. Berlusconi va all’attacco in un ufficio di presidenza Pdl molto movimentato. Anche perché, questa volta, Angelino Alfano non ha accettato di incassare il colpo: “Non voglio essere designato al nulla, non siamo barzellettieri. Qual è l’alternativa? Forse qualche gelataio o ex presidente di Confindustria?”, ha detto riferendosi a Grom e Montezemolo. Il Cavaliere è stato costretto a battere in ritirata: “Il mio era solo uno sfogo, le primarie si faranno”. Poi una conferenza stampa congiunta: “Siamo in totale sintonia”. “Non farò una mia lista, ipotesi della stampa”. Mentre l’ufficio stampa del partito prova a smentire le parole del segretario: “Non ha detto ‘barzellettieri’, ma ‘barzellettati’  di Manolo Manaro

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