Il decreto sulla sanità anche detto decreto Balduzzi è diventato legge. L’aula del Senato, dopo il passaggio alla Camera, ha approvato la fiducia posta dal governo al decreto, con 181 voti a favore, 43 contrari e 23 astenuti. Con quella di oggi il governo Monti ha incassato il voto di fiducia numero 42 dal 17 novembre dell’anno scorso, giorno del primo test. Dall’assistenza h24 all’intramoenia, dalla stretta sul fumo a quella sui giochi: sono tante le materie contenute nel decreto sanità messo a punto dal ministro della Salute Renato Balduzzi. Un provvedimento di 16 articoli che introduce numerose novità.

SANZIONI PER CHI VENDE ALCOL E TABACCO A MINORI – Fra i punti più importanti: la riforma della medicina territoriale che andrà a modificare il rapporto tra i cittadini e i medici di famiglia, che dovranno organizzarsi in ‘squadre’ e garantire un’assistenza h24 ai pazienti, e una serie di misure di contrasto a cattive abitudini, pericolose per la salute, come il fumo e il gioco d’azzardo a rischio dipendenza. Nel campo della promozione di corretti stili di vita, spicca l’introduzione del divieto di vendita di prodotti del tabacco agli under 18. La sanzione per il tabaccaio va da 250 a 1000 euro, nel caso di recidiva la sanzione sale da 500 a 2000 euro, fino alla sospensione per tre mesi della licenza. Stesso divieto anche per l‘alcol: chiunque vende bevande alcoliche ha l’obbligo di chiedere all’acquirente l’esibizione di un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età dell’acquirente sia manifesta.

RESTRIZIONI PER GLI SPOT SUL GIOCO – Il Dl Balduzzi cerca di contrastare anche la ludopatia: sì agli spot sul gioco ma con alcune restrizioni. E’ previsto infatti il divieto su ogni tipo di media (giornali, riviste, tv, radio, teatro, cinema e internet) alle pubblicità che inducono al gioco dove è prevista vincita in denaro a meno che non siano ben presenti formule di avvertimento sul rischio di dipendenza e info sulle probabilità di vincita. Previsto anche l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario alla malattie croniche, rare e al fenomeno della ludopatia. A tutela dei minori viene inoltre stabilito che il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca segnali alle scuole primarie e secondarie la valenza educativa del tema del gioco responsabile affinché gli istituti possano predisporre iniziative didattiche per far capire ai ragazzi il senso autentico del gioco e i potenziali rischi connessi all’abuso.

BIBITE ANALCOLICHE CON SUCCO NATURALE AL 20% – In materia di sicurezza alimentare, la novità più importante riguarda l’introduzione di una norma che stabilisce che le bevande analcoliche vendute con denominazioni di fantasia, il cui gusto e aroma fondamentale deriva dal loro contenuto di essenze di agrumi, o di paste aromatizzanti di agrumi, devono essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20%. Per i medici di medicina generale è istituito il ruolo unico, fermi restando i livelli retributivi specifici delle diverse figure professionali. E ancora: le Regioni possono, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, prevedere la presenza, nelle medesime strutture sulla base della convenzione nazionale, di personale dipendente del Servizio sanitario nazionale.

DEFRIBILLATORI OBBLIGATORI PER LE PALESTRE – Più controlli anche per chi fa sport a livello amatoriale. Le visite mediche di idoneità saranno più stringenti, e circoli sportivi e palestre dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita.

ENTRO IL 30  GIUGNO 2013 REVISIONE DEL PRONTUARIO NAZIONALE – Tra le tante novità in campo farmaceutico, la disponibilità immediata dei farmaci innovativi e la revisione straordinaria del Prontuario nazionale: entro il 30 giugno 2013 l’Aifa, sulla base delle valutazioni della Commissione consultiva tecnico-scientifica e del Comitato prezzi e rimborso, provvede a una revisione straordinaria del Prontuario, collocando in Fascia C i farmaci considerati terapeuticamente superati. Infine, le Regioni sono autorizzate a sperimentare sistemi di riconfezionamento, anche personalizzato, e di distribuzione dei medicinali agli assistiti in trattamento nelle strutture ospedaliere e residenziali, per eliminare sprechi di prodotti e rischi di errori e di consumi impropri.

VIA LIBERA ALLA LIBERA PROFESSIONE DEI MEDICI OSPEDALIERI – Semaforo verde alla riforma della libera professione intramoenia dei medici ospedalieri. Le aziende sanitarie devono procedere a una definitiva e straordinaria ricognizione degli spazi disponibili per le attività libero-professionali ed eventualmente possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi nelle strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi. Tutta l’attività dovrà però essere messa in rete per dare trasparenza e avere tracciabilità di tutti i pagamenti effettuati dai pazienti.

BALDUZZI: “IL DL SI PUO’ MIGLIORARE” – Il decreto c’è e ha una sua autonomia. Nel Disegno di legge Fazio si discuteranno le norme aggiuntive”. Il ministro della Salute Renato Balduzzi è categorico e difende il suo decreto sulla sanità precisando che “si tratta di norme ulteriori che possono migliorare il lavoro e su quello andremo avanti. Non si tratta di modifiche. A questo gioco non ci sto. Quello normativo è un processo continuo – aggiunge il ministro che parla al termine dell’incontro con i sindacati medici in Senato – fatta la legge bisogna sempre vedere come migliorare il percorso legislativo. L’importante è che nel contempo si attuino le norme già fatte”.

IGNAZIO MARINO NON VOTA LA FIDUCIA – Molto critico con la riforma il senatore del Partito Democratico Ignazio Marino, che oggi al Senato non ha votato la fiducia al decreto di riforma della sanità: “Non posso votare una riforma della sanità a costo zero. Una riforma in cui si garantisce per legge ai cittadini ciò che non si può mantenere: questo decreto infatti non stanzia un euro per l’apertura di ambulatori medici 24 ore al giorno 365 giorni all’anno, rendendo fin dall’inizio questa auspicabile innovazione lettera morta. La Toscana – evidenzia Marino – ha 40 strutture di questo tipo che non coprono nemmeno tutto il territorio e investe 16 milioni di euro all’anno per sostenere questo sistema. Il ministero della Salute dovrebbe spiegarci come potrà realizzare tutto questo senza un euro in più, mentre la legge di stabilità prevede almeno un miliardo di euro di ulteriori tagli al Fondo Sanitario Nazionale, che si aggiungono ai 21 miliardi già sottratti in questi ultimi anni”.

Proprio mentre si votava la fiducia, c’è stato nella sala del governo del Senato l’incontro tra il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e i sindacati dei medici e degli operatori sanitari. L’incontro segue la manifestazione ‘Diritto alla cura, diritto a curare’ che ha portato in piazza a Roma sabato 27 ottobre oltre 20 mila camici bianchi, che hanno sfilato in difesa del servizio sanitario pubblico e contro i tagli.

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