Indagato per peculato dalla procura salernitana e infuriato e offeso per gli attacchi del deputato dipietrista Franco Barbato, il consigliere regionale campano Dario Barbirotti ha deciso di abbandonare Italia dei Valori. Lo fa con una lunga lettera ai vertici regionali del suo ormai ex partito. Nella quale scrive di essere in disaccordo con la deriva giustizialista di Idv che non difende il principio della presunzione di innocenza. In più, Barbirotti lamenta la rottura dell’alleanza col Pd, la totale mancanza di dibattito interno, “l’assordante silenzio relativo a come si è gestito per anni il finanziamento pubblico del partito”. E si dice in disaccordo con le critiche di Di Pietro al Capo dello Stato. Curiosamente, due vicende simili in due regioni confinanti hanno avuto sviluppi molto diversi. Nel Lazio, Di Pietro ha immediatamente ‘scaricato’ il suo capogruppo Vincenzo Maruccio non appena è stata resa nota l’indagine a suo carico – il consigliere è accusato di aver distratto fondi del gruppo consiliare per circa 700mila. In Campania, Di Pietro per quattro mesi ha tollerato senza profferire verbo la circostanza di un consigliere regionale raggiunto a fine giugno da un avviso concluse indagini per peculato nell’ambito di un’inchiesta su fatti di qualche anno fa e relativi alla gestione economicamente dissennata del Consorzio Rifiuti Salerno 2, all’epoca presieduto da Barbirotti in quota Ds e di consigliere comunale di Salerno eletto nella lista civica ‘I Progressisti’ del sindaco Vincenzo De Luca.

Solo venerdì scorso, a sorpresa e a margine di una conferenza stampa convocata su altri temi, il coordinatore regionale Idv Nello Formisano, con molta prudenza, ha annunciato di aver chiesto ”un incontro al Consigliere regionale Dario Barbirotti, in cui lo inviterò ad autosospendersi dall’Italia dei Valori per rendere più serena la sua difesa, sicuramente fondata, nell’ambito delle sue vicende giudiziarie, così sarà più serena l’azione politica di Idv”. L’incontro non c’è stato, Barbirotti non si è autosospeso, ha proprio lasciato il partito. Ma di sua iniziativa. Mal sopportando la pressione che comunque gli era venuta addosso in seguito all’inchiesta. L’addio del consigliere regionale è la ciliegina sulla torta del momento di profonda difficoltà che vive Idv a Salerno, lacerata dalla mai risolta contrapposizione tra i pro e i contro De Luca e la sua amministrazione. Di Pietro, che con De Luca ruppe sulla questione morale e decise di schierargli una lista contro alle ultime amministrative, da più di un anno ha commissariato Idv Salerno, nominando commissario il senatore Aniello Di Nardo.

Barbirotti afferma di lasciare Idv “senza clamore e senza rimpianto”. Definisce “farneticanti e gratuite” le affermazioni di Barbato in occasione dell’ultimo direttivo nazionale Idv, quando il deputato nolano ha tirato fuori le vicende giudiziarie che lo riguardavano, rispetto alle quali si dichiara innocente e a disposizione dei magistrati per ogni chiarimento. “Mi ha anche turbato molto l’indifferenza, il silenzio, la mancanza di solidarietà della quasi totalità del gruppo dirigente del partito”. Dimenticando che in altri casi Idv è stata molto più severa.

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