Il Ministero della Salute e l’Aifa hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo, in attesa di ulteriori indagini, dell’utilizzo quattro vaccini antinfluenzali dell’azienda Novartis:  Agrippal; Influpozzi sub unità e adiuvato; Fluad. Ai cittadini, si legge in una nota del Ministero, è richiesto di “non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito”.

L’Aifa, sulla base della documentazione presentata dall’azienda, ha stabilito la necessità di ulteriori verifiche circa la qualità e la sicurezza degli stessi, dal momento che questi potrebbero presentare una aumentata reattogenicità , cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate. Ulteriori informazioni saranno diffuse nel corso della giornata.

Il numero di vaccini antinfluenzali prodotti dall’azienda è di circa 6 milioni, e le dosi bloccate – secondo una nota del ministero –  sono 487,738 di cui 175mila già distribuite nelle farmacie e 312mila nel circuito delle aziende sanitarie. A quanto si apprende da fonti del ministero, infatti, la Novartis è l’azienda farmaceutica che produce il maggior numero di dosi di vaccino, essendo in tutto 10-12 milioni di dosi in Italia. Resta così un vuoto nella copertura vaccinale pari a circa il 50% della domanda.

Per il professor Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e presidente della terza sezione del Consiglio Superiore di Sanità, “il divieto di acquisto e uso dei vaccini influenzali della Novartis crea un problema serio e grave. Un vaccino è una preparazione complessa, richiede tempo. Rimarremo scoperti per un bel po’, proprio ora che partiva la campagna di vaccinazione. In Italia – prosegue – si vaccinano ogni anno soprattutto tutti gli over 65, ci sono almeno dieci milioni di persone che hanno bisogno del vaccino – ha aggiunto – non c’è dubbio che si creerà un problema enorme”.

La settimana scorsa il ministero aveva annunciato il ritiro di una parte dei vaccini antinfluenzali prodotti per la campagna di vaccinazione appena iniziata, precisando che si trattava di una misura precauzionale e che non vi erano rischi per la salute: “I vaccini sono estremamente controllati – aveva comunicato il ministero – i controlli sono ferrei e quando si rileva un problema, che può accadere, perché comunque si tratta di prodotti biologici, le aziende ritirano non solo i lotti sospetti, ma l’intera produzione. E’ una misura precauzionale che viene sempre adottata, quando si individua anche solo un minimo rischio. Il ministero della Salute assicura che non vi sono rischi per la salute e che quello che si sta affrontando in queste ore è solo un problema organizzativo per reperire anche sul mercato estero da parte delle aziende produttrici tutte le dosi necessarie di vaccino antinfluenzale”.

Articolo Precedente

Finmeccanica, la tangente per la maxi-commessa (saltata) e il ruolo di Berlusconi

next
Articolo Successivo

Commissione Grandi Rischi: perché solo ora le dimissioni?

next