Il progetto dei 690 esuberi di lavoratori Alitalia è stato per il momento accantonato. E’ quanto hanno annunciato i sindacati di categoria dopo l’incontro con l’azienda, che si è detta disponibile a un confronto su due tavoli, uno ai Trasporti sulle regole di sistema e l’altro sul contratto nazionale per tutto il trasporto aereo. ” L’azienda – hanno detto i rappresentanti delle parti sociali – ha confermato la sospensione del progetto degli esuberi per recuperare 30 mln nel 2013″. 

I segretari nazionali di Filt-CgilFit-Cisl, Uil-Trasporti e Ugl-Trasporti al termine dell’incontro hanno spiegato di aver illustrato all’azienda le proprie proposte per evitare il ricorso alla cassa integrazione di 690 lavoratori fra assistenti di volo e personale amministrativo e tecnico e che l’Alitalia ha sottolineato la necessità di un confronto a tutto tondo sul piano. In sostanza – hanno riferito i sindacati – l’Alitalia si è detta disponibile a verificare se nel piano industriale ci sono delle misure alternative agli esuberi attraverso le quali ottenere risparmi senza intaccare il lavoro.

I sindacati, quindi, in sostanza hanno indicato la strada del confronto che passa attraverso due tavoli: uno già avviato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il sottosegretario Guido Improta sulle regole che riguardano tutto il settore del trasporto aereo e un altro tavolo da aprire con le compagnie aeree sul contratto di lavoro che i sindacati chiedono sia di settore. I rappresentanti dei lavoratori hanno riferito che Alitalia ha accettato questo percorso e domani, dopo un incontro in Assaereo (l’associazione che raggruppa le compagnie aeree), in cui si parlerà proprio del contratto, indicherà la data per un prossimo incontro. Le quattro sigle sindacali hanno sottolineato la volontà di rilanciare tutto il settore del trasporto aereo, la necessità di regole omogenee per il settore altrimenti, a causa della crisi, si corre il rischio di trovarsi ogni sei-dieci mesi di fronte ad una situazione di emergenza.

Durissimo, al tempo stesso, il commento di Antonio Divietri, presidente di Avia (associazione degli assistenti di volo). “Quello degli esuberi è un evidente bluff” ha detto, ricordando di averlo detto il 17 ottobre scorso, nella riunione in cui l’a.d. di Alitalia, Andrea Ragnetti, comunicò la necessità di ricorrere alla cassa integrazione per 690 lavoratori. Divietri si è detto pronto “a scommettere che non si aprirà la procedura di legge per lo stato di crisi e che qualche sindacato sarà pronto a concedere un rinnovo contrattuale peggiorativo dicendo che così ha scongiurato la cassa. Tutto questo teatrino – ha continuato il presidente Avia – è finalizzato a farci lavorare ancora di più costando ancora di meno”. “Spesso certe cose – ha continuato – vengono dette con l’intento di condizionare altre questioni, il rinnovo contrattuale magari nazionale ed in peius ad esempio…. A pensar male si fa peccato ma spesso si ha ragione. Che l’amministratore delegato dichiari che ci sono esuberi è fuffa”. Divietri è un fiume in piena: “Tale materia – ha aggiunto – si verifica a tavoli formali regolati dalle Leggi dello Stato, (la 223 del 1991 e la recente 92 del luglio di quest’anno) e che le procedure prevedono, pena nullità, informativa e discussione con tutte le organizzazioni sindacali”. L’Avia ricorda di essere “la maggioritaria tra gli assistenti di volo. Aspettiamo quindi questi ‘campioni’ agli incontri concreti. E’ in quelle sedi formali che si sostanzia l’analisi dei fatti e si sviluppano gli eventuali accordi e siamo certi che il tutto evaporerà”.

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