Si avvicina il 28 ottobre, giorno del novantesimo anniversario della marcia su Roma e a Varese il segretario provinciale de La Destra, Nello Riga, ha deciso di celebrare la ricorrenza con una cena conviviale in una trattoria fuori porta. E’ lui stesso a spiegare l’iniziativa: “Quella di organizzare una cena per l’anniversario era una vecchia abitudine dell’Msi. Si celebrava la marcia voluta dal popolo e non dei borghesi contro un’Italia allo sbando. Con l’avvento di Alleanza Nazionale e tutto quello che è seguito si sono perse le buone abitudini e oggi, come segretario provinciale de La Destra di Storace, voglio riprendere questa iniziativa, che per noi rimane molto importante, essendo noi i veri eredi dell’esperienza missina”.

Ma Riga si spinge anche oltre, paragonando il 28 ottobre dei nostalgici del ventennio al 25 Aprile dei Partigiani: “L’anniversario della marcia condotta da Benito Mussolini per noi è come il 25 Aprile per i Partigiani. Purtroppo oggi la storia di sta ripetendo e forse le cose stanno anche peggio di come erano nel 1922. La gente sta male, a livello politico assistiamo solo a ruberie, spettacoli indegni, il marciume dilaga e forse le cose stanno ancora peggio di 90 anni fa, con la mafia che entra sempre più prepotentemente nelle istituzioni e la gente che va al mercato a tirare su la verdura marcia dai cassonetti. La marcia su Roma venne promossa dal popolo e per il popolo contro l’Italia corrotta di allora. Noi la celebriamo consapevoli che oggi come novant’anni fa l’Italia è allo sbando”.

Insomma, secondo Nello Riga l’Italia di oggi è uguale se non peggiore di quella che si apprestava a vivere il ventennio fascista, iniziato con una marcia trionfale e finito nella miseria di una guerra, schiacciato sotto il peso e la responsabilità degli orrori che è stato in grado di produrre: “Questo signore che oggi tutti sdegnano (Benito Mussolini, ndr) ogni anno riscuote un seguito crescente. Aumenta il popolo che va a visitare la sua tomba e che lo ricordano per quanto di buono ha saputo fare per il nostro Paese. Sappiamo bene che il 28 ottobre ci saranno dalle 7 alle 10 mila persone che andranno a visitare la sua tomba. Oggi in Italia ancora molte Leggi dello Stato sono quelle che ha fatto lui. Certo, ci sono stati degli errori, ma anche oggi il governo non è da meno. Oggi non siamo certo in condizioni migliori, il Governo ci sta affamando con le tasse, non possiamo certo dire che quella che stiamo vivendo sia una democrazia”.

Alla cena prenderanno parte una settantina di persone da tutta la Regione, a ciascuno di loro la sezione provinciale de La Destra farà omaggio di una gadget, il ritratto del Duce: “Vogliamo ricordare in questo modo la Marcia che fu un grande momento storico e di popolo”.

La provincia di Varese non è nuova a queste iniziative nostalgico-culinarie. Il 23 aprile del 2007, sotto l’occhio delle telecamere della polizia un gruppo di neonazisti celebrò il compleanno di Adolf Hitler, scandendo slogan di chiara matrice hitleriana e nazista. Per via di quella cena 22 persone vennero iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di istigazione all’odio razziale. Della comitiva facevano parte anche Francesco Lattuada, gestore del locale ed ex consigliere comunale An a Busto Arsizio e Rinaldo Graziani, figlio di Clemente Graziani, fondatore dell’organizzazione di estrema destra Ordine Nuovo.

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