Ricorso contro un’eventuale chiusura dell’Ilva. Il sindaco Marco Doria non lo dice apertamente ma giura che farà tutto il possibile per evitarla: “Nessuna interferenza con la magistratura, ma uno stop per noi sarebbe un disastro. Rischiamo di perdere migliaia di posti di lavoro”. Venerdì scade l’ultimatum della Procura di Taranto che ha chiesto al Gruppo Riva di presentare un piano di spegnimento degli impianti a caldo sottoposti a sequestro che metterebbe in ginocchio le lavorazioni a freddo nei siti di Genova, Novi Ligure, Taranto stessa e Racconigi (TO). Doria prende posizione: “In questo caso la prima cosa che farei è sollecitare una rapida revisione di tale decisione perché non porterebbe da nessuna parte e ci infilerebbe tutti in una sorta di vicolo cieco”. Ai cancelli di via dei Muratori, intanto, è scattato lo sciopero di 24 ore indetto da Rsu Fim Cisl e Uilm Uil. Una decisione presa ieri in un’assemblea tesa e densa di malumori anche per la pesante defezione della Fiom di non prendere parte al corteo e promuove un referendum tra gli operai. Il corteo percorrerà tutta la città da Ponente al centro fino alla Prefettura in cima a Via Roma di Thomas Mackinson
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