Sulle acquisizioni di Parmalat la Procura di Parma ha aperto un fascicolo. A confermarlo è stato il procuratore capo Gerardo Laguardia, che sta svolgendo accertamenti sul caso da tempo denunciato anche dei sindacati.

Nel mirino degli inquirenti c’è la volontà della multinazionale parmense acquisita nel 2011 da Lactalis di comprare a un prezzo di 960 milioni di dollari l’azienda americana Lag, anch’essa di proprietà del gruppo francese. Un’acquisizione che trasferirebbe di fatto dalle casse di Collecchio metà del tesoretto accumulato da Parmalat durante l’amministrazione di Enrico Bondi dopo il crac del 2003, che oggi ammonterebbe a circa 1,5 miliardi di euro.

L’indagine fa seguito alla segnalazione di Consob, che quest’estate aveva trasmesso alla Procura una nota tecnica riguardante l’acquisizione, con tutti i dubbi riguardanti il piano. Nel mirino dell’authority in particolare c’era l’aspetto dell’operazione infragruppo, visto che Parmalat e Lag sono entrambe di proprietà di Lactalis. Una segnalazione finita sotto la lente di ingrandimento della Procura di Parma, che ha aperto un fascicolo sul caso e sta eseguendo accertamenti sulle operazioni che portano all’acquisizione della società americana.

Al momento non ci sono indagati e non vi sono ipotesi di reato precise, anche se, nel caso fossero confermate le accuse di fondi Parmalat distratti a favore di Lactalis, si potrebbe configurare il reato di appropriazione indebita. Per il momento però tutto è ancora al vaglio della Procura.

Anche i soci di minoranza di Parmalat hanno chiesto di fare chiarezza sul caso, tanto da richiedere alla Procura un’ispezione nella sede della società di Collecchio. La richiesta di ispezione, che è stata inoltrata al tribunale civile, ha l’obiettivo di esaminare atti e documenti dell’amministrazione dell’azienda per verificare i sospetti di irregolarità di gestione che possono aver danneggiato la società. In questo caso, secondo i soci della multinazionale, le operazioni di acquisizione dell’americana Lag non sarebbero state fatte a vantaggio della Parmalat.

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