L’ex calciatore del Bari Andrea Masiello ha patteggiato la pena ad un anno e 10 mesi di reclusione per associazione per delinquere e frode sportiva al termine di una delle inchieste baresi sul calcioscommesse. I suoi due amici-scommettitori, Gianni Carella e Fabio Giacobbe, hanno invece patteggiato un anno e 5 mesi ciascuno. 

La sentenza è stata emessa dal gip del Tribunale di Bari Michele Parisi che ha concesso a tutti e tre gli imputati il beneficio della pena sospesa. Le partite contestate in relazione alla frode sportiva sono quattro: Palermo-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Lecce e Bologna-Bari.

Il terzino che aveva confessato di aver fatto di proposito l’autogol durante il derby Bari-Lecce del 15 maggio dello scorso anno, squalificato già dalla giustizia sportiva per 22 mesi, fu arrestato insieme ai due scommettitori lo scorso aprile. I tre si sono auto accusati, tra le altre partite, di aver ricevuto soldi, circa 250mila euro, per il derby finita 2 a 0 per il club salentino che si era salvato così dalla retrocessione in serie B.

Nel filmato di quella partita si vedeva chiaramente il portiere del Bari, Gillet piegarsi e urlare accuse contro il difensore ormai stramazzato a terra dopo aver spinto nella propria rete un pallone altrimenti destinato a finire fuori. Secondo l’accusa la partita sarebbe stata comprata dall’ ex presidente del Lecce Pierandrea Semeraro. Per questo motivo il Lecce è stato retrocesso d’ufficio in Lega Pro.

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