Prima udienza del processo per “furto aggravato” di documenti e valori nell’appartamento del Papa. L’imputato Paolo Gabriele è presente in aula, mentre l’imputato Claudio Sciarpelletti è rappresentato dal suo avvocato, rende noto la sala stampa della Santa Sede. L’informatico della Segreteria di Stato – accusato solo di favoreggiamento – ha scelto così di tutelare la propria privacy. I processi dei due imputati, secondo quanto ha deciso il Tribunale vaticano su richiesta della difesa dell’informatico, procederanno separatamente. 

L’udienza è iniziata alle ore 9.30, presso il tribunale dello Stato della Città del Vaticano. Il collegio giudicante è composto dal professor Giuseppe Dalla Torre, presidente; professor Paolo Papanti-Pelletier, giudice; professor Venerando Marano, giudice. Promotore di Giustizia è il professor Nicola Picardi. Gli avvocati difensori sono rispettivamente, per Paolo Gabriele Cristiana Arru, per Claudio Sciarpelletti Gianluca Benedetti. Paolo Gabriele rischia una pena fino a quattro anni di carcere, un massimo di tre per il furto dei documenti e uno in più per l’aggravante. Sciarpelletti, tecnico informatico dipendente della segreteria di Stato, rischia invece fino a un anno di detenzione. 

Il Tribunale vaticano inoltre ha fissato a martedì 2 ottobre, la seconda udienza del processo, che procederà per il solo Paolo Gabriele, ex maggiordomo del Papa. L’udienza, ha detto il presidente Dalla Torre, sarà dedicata all’interrogatorio dello stesso Gabriele e ad altre deposizioni. Sempre secondo il presidente, il processo al maggiordomo dovrebbe concludersi al massimo nelle prossime quattro udienze. 

 

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