Dopo 6 mesi Luca Abbà è tornato in Clarea, sotto lo stesso traliccio dal quale cadde lo scorso febbraio. L’attivista NoTav si era arrampicato durante le attività di esproprio dei terreni effettuati della forze dell’ordine. Abbà è tornato con un messaggio chiaro: “Oggi siamo qui a fare dei discorsi, ma la prossima volta verremo con tronchesine e mazze per buttare giù i muri del cantiere, per fermare questo scempio”. Dopo un breve discorso, l’attivista ha tagliato simbolicamente parte del filo spinato. Immediata la risposta della polizia che con un idrante ha tentato di allontanare i manifestanti. Qualche pietra è stata lanciata verso le forze dell’ordine a guardia del cantiere, ma immediatamente i valsusini hanno allontanato gli autori dei lanci  di Cosimo Caridi

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