Qui si può trovare l’articolo completo del sedicente Dreyfus (pseudomino di Renato Farina secondo quanto ha confessato lui stesso) che ha scatenato il caso Sallusti. Vorrei fare un commento che non sia di principio e neppure legato a princìpi che forse interessa salvaguardare più ai giornalisti che ai semplici cittadini. Come percepiscono i lettori e cittadini questa difesa di Sallusti da parte della stragrande maggioranza dei colleghi?  Come difesa di casta. Non era Sallusti stesso e la destra da lui appoggiata che proponevano la responsabilità penale dei blogger? Ed ora vorrebbero farlo diventare un martire?

“Salvate il soldato Sallusti” ma è davvero un  eroe? Sì, come  Mangano. Molti cittadini consapevoli pensano: “Impastato, Pecorelli, la Alpi, questi sì erano giornalisti davvero da difendere”.  Se leggete l’articolo originale che ho linkato rimarrete allibiti. Non solo in questo pezzo c’è un’opinione assassina, ovvero invocazione della pena di morte ma tutto il pezzo è pura menzogna e diffamazione.

Infatti nell’articolo si afferma che un giudice abbia imposto ad una minorenne di uccidere il figlio. Follia da propaganda nazista visto che il giudice ha solo dato alla minorenne la libertà di scegliere a prescindere dal padre. La libertà di stampa è sacrosanta ma da psicologa sono molto toccata anche e soprattutto dalla libertà e salute psichica del singolo normale cittadino. Qui la vittima non è Sallusti ma chi è stato colpevolmente e sapientemente diffamato in modo colposo.

Non sono per invocare mai la galera  in modo sommario perché la detenzione è un atto brutale contro l’individuo e va messa in atto solo in casi estremi, quindi non sono a favore della reclusione di questo giornalista ma sono, questo sì, a favore del fatto che non lo si chiami giornalista. Credo che vada salvaguardato il benessere psichico delle persone impedendo di pubblicare ancora notizie che per futili scoop rovinano la vita ad altri esseri umani venduti come carne da macello al pubblico. Siamo tutti coinvolti, lo siete anche voi che leggete perché un giornale per vendere e interessare i lettori deve fare salti mortali a spese nostre.

I giornalisti  hanno un grande potere, influenzano la collettività. Uno psicologo o un medico che creano danni ad un paziente sono radiati dall’ordine e messi nelle condizioni di non fare più del male. Non c’è bisogno della galera e neppure di cavarsela con un’ammenda se ledi la psiche di un altro essere umano. Devi essere radiato. Ma ci rendiamo conto dei danni psicologici che subisce una persona vittima di calunnia e diffamazione? Sbattete il mostro in prima pagina, poi rettificate con un trafiletto, intanto una vita e una reputazione sono distrutte. No, questa libertà di distruggere l’altro in nome dello scoop o delle vendite e della fama io non mi sento di concederla a nessuno. La legge va cambiata? Sono d’accordo, nessuna galera ma che l’ordine dei giornalisti elimini immediatamente le persone con scarso senso di responsabilità e dannose.

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