E’ di almeno 30 morti e oltre settanta feriti il bilancio di un’esplosione nella provincia siriana di Raqa, causata da un bombardamento di un jet del regime siriano ad una una pompa di benzina. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano dei diritti umani, che ha base in Gran Bretagna.  Secondo testimoni oculari, caccia governativi hanno lanciato alcuni barili-bomba (riempiti di tritolo e oggetti metallici) su una stazione di benzina di Ayn Issa (Fonte di Gesù), località a 60 km a nord di Raqqa e a metà strada tra il capoluogo e il valico frontaliero di Tall Abyad conquistato ieri dai ribelli.

Fonti mediche citate dai comitati di Raqqa riferiscono che nell’ospedale pubblico della città sono finora giunti una trentina di corpi senza vita, molti dei quali sono donne e bambini, e circa 70 feriti, alcuni in fin di vita. Secondo i testimoni, nei pressi della stazione di benzina si trovavano al momento del bombardamento circa 200 civili. Non è chiaro finora perchè così tante persone si trovassero in quel luogo. I media governativi al momento non hanno diffuso alcuna notizia relativa alla regione di Raqqa. 

Il video mostra il piazzale della stazione di benzina di proprietà di Mustafa Khayro, avvolto da una nube di fumo nero e numerose carcasse di auto, pulmini e pick-up mentre altre vetture sono in movimento e alcuni uomini nell’abito tradizionale delle regioni desertiche si aggirano sul luogo del bombardamento. I testimoni affermano che al momento del raid aereo c’era una ressa di veicoli attorno alla stazione di benzina, rifornita da poco dopo giorni di mancanza di carburante.

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