Non solo cassa integrazione in deroga. All’ipotesi lanciata oggi da Repubblica secondo la quale Fiat punterebbe ad ottenere dal governo l’ammortizzatore pubblico per evitare nuovi esuberi negli impianti italiani dove la cassa integrazione ordinaria è agli sgoccioli, se ne aggiunge un’altra. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa americana Bloomberg News, infatti, il piano di Sergio Marchionne si basa anche su un corposo taglio dei colletti bianchi europei.

Nel dettaglio, riporta Bloomberg, il Lingotto starebbe eliminando 110 su 550 delle posizioni manageriali nel Vecchio Continente all’interno dei vertici di Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Quasi cento verranno tagliati in Italia, dove le trattative sono iniziate a giugno. Ben prima, cioè, che venisse annunciata la disdetta del piano Fabbrica Italia.

Intanto il ministro Fornero, dopo le giravolte delle scorse settimane, garantisce che l’incontro di dopodomani a Palazzo Chigi con i vertici della Fiat  “non sarà un monologo ma un dialogo e sarà un lavoro molto intenso”. Non è chiaro, però, se il dialogo riguarderà anche la situazione di Termini Imerese. Non a caso il leader della Fiom locale, Roberto Mastrosimone, ha lanciato un appello: “Termini Imerese deve entrare nell’agenda dell’incontro programmato tra Monti e Marchionne. I lavoratori sono stanchi di riunioni e tavoli ministeriali che finora non hanno portato alcun risultato concreto”, ha detto.

”Il premier Monti affronti con Marchionne anche la vertenza Termini Imerese. Molti dimenticano che la fabbrica è ancora della Fiat, la situazione di stallo nelle trattative dopo la chiusura dello stabilimento impone un intervento deciso da parte del governo. Ci sono 2.200 operai con l’acqua alla gola e un tessutto produttivo locale che rischia il collasso”, ha aggiunto. Dopo l’ultimo rinvio, la convocazione ufficiale delle parti sociali sul tema sarebbe prevista per il 5 ottobre, ma nel frattempo non ci sono novità di rilievo sul cavaliere bianco che dovrebbe rilevare l’impianto dopo il flop di Dr Motor. E intanto la cassa integrazione è agli sgoccioli.  

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