25.000 pannelli solari per una superficie di 70.000mq, pari a 10 campi da calcio. Si presenta così l’impianto fotovoltaico più grande dell’Emilia Romagna, e uno tra i più grandi d’Italia. Parliamo dell’impianto del Caab, il Centro Agroalimentare di Bologna, il maggior mercato italiano di redistribuzione di prodotti ortofrutticoli. L’impianto, costato 15 milioni di euro di investimento e realizzato da Unendo Energia Spa, produce 6,6 milioni di kilowattora ed è già entrato in funzione il 24 agosto. Consentirà di realizzare un risparmio di emissioni CO2 di 3.500 tonnellate annue, equivalenti a 475 volte il percorso della circonferenza terreste di un’auto diesel. Il Caab di Bologna, uno dei più importanti poli distributivi del settore alimentare a livello nazionale ed europeo (2.000 lavoratori occupati, 600/650 milioni di euro il fatturato indotto compreso), diventa così esempio all’avanguardia di imprenditoria che utilizza le fonti rinnovabili come strategia per lo sviluppo.

“L’intervento – dichiara Andrea Segré, Presidente Caab – si colloca all’interno di un progetto strategico finalizzato a rendere il Caab totalmente autosufficiente e sostenibile per l’intero fabbisogno energetico. I prossimi passi, oltre alla fase due del fotovoltaico che riguarderà altri 30.000 mq circa sono un progetto di cogenerazione dei rifiuti e l’utilizzo di acque grezze di bonifica al posto di quelle potabili per le operazioni di pulizia”. Segré ha inoltre ricordato che l’energia attualmente prodotta non solo soddisferà totalmente il fabbisogno di Caab e delle aziende insediate ma potrà essere utilizzata per soddisfare il fabbisogno delle attività attigue (per esempio la Facoltà di Agraria) e anche per alimentare un gran numero di veicoli elettrici per la distribuzione all’interno della città (la cosiddetta City Logistic sostenibile).

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