Contro l’Euro e, implicitamente, contro i critici che rimproverano al suo movimento un deficit di democrazia. Beppe Grillo rilancia dal suo blog e riprendendo una dichiarazione di Romano Prodi che stronca l’ipotesi di un referendum grillino contro l’euro, ribatte a tono: “Prodi non ha capito. Se si tenesse un referendum per l’euro, io avrei già vinto”. “Il mio obiettivo – prosegue il padre del Vaffa Day allargando il discorso, e toccando indirettamente la polemica che tiene banco in questi giorni – è che siano gli italiani a decidere su temi fondamentali come l’Euro e non delegare le decisioni e il loro futuro a un gruppo di banchieri e di politici”.

Il Movimento 5 Stelle ribadisce allora Grillo “vuole la democrazia diretta. Referendum propositivi senza quorum. Elezione diretta del candidato. Obbligo della discussione parlamentare su iniziative di legge popolare in Parlamento con voto palese”. “La voce – scandisce – deve tornare ai cittadini, quello che voteranno sarà comunque giusto. Quando entrammo nell’euro chi decise a nome loro?”.

Anche Roberto Maroni è intervenuto sulla possibilità per i cittadini di esprimersi con un referendum sulla moneta unica: “Noi chiediamo che i popoli dell’Europa si esprimano sull’euro e sul futuro dell’Europa”, ha detto l’ex ministro. “Pensiamo che debba esserci una Europa diversa che hanno in mente Monti e la Bce”, ha proseguito, “una Europa federale e democratica, una Europa delle Regioni, e non uno Stato unico d’Europa”. “Per questo – ha concluso – abbiamo depositato una proposta di legge di iniziativa popolare in cui si chiede di abbinare alle prossime elezioni politiche un referendum sull’euro e sull’Europa“.

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