Il deputato nonché capogruppo alla Camera del Pdl Fabrizio Cicchitto ha pensato bene, ieri, di regalarci una perla estiva distillata dal suo pensiero dichiarando, in materia di futura legge elettorale, che:  “Un terzo dei parlamentari va scelto dai partiti con i listini bloccati;  certo, delle liste bloccate i partiti hanno fatto pessimo uso, ma senza di essi una serie di parlamentari di alto livello non sarebbero entrati o non entrerebbero più in Parlamento. Serve equilibrio, non demagogia”.

Il clima di questa estate è stato assai caldo e il troppo caldo può dare alla testa se non si prendono delle precauzioni come tenere refrigerati i neuroni, pochi o tanti che ne siano rimasti, bere molto, non esporsi al sole nelle ore calde, tanto per dirne alcune.

Certamente Cicchitto ha preso queste precauzioni e non è vittima di un colpo di calore, però spero che la sua dichiarazione derivi da un temporaneo appannamento e non sia il frutto di un pensiero che si ritenga strutturato, logico, coerente, rigoroso; se così fosse, infatti, si sarebbe di fronte da un lato alla sonora ammissione di manifesta incapacità da parte di un politico, di affabularsi il consenso degli elettori a cui si rivolge e che poi dovrebbe rappresentare e dall’altro alla sottomissione delle regole democratiche alla volontà di un nucleo di unti del signore di “alto livello” che dovrebbero stare perennemente in parlamento a prescindere da quali siano le volontà degli elettori.

Sarebbe opportuno che Cicchitto ci chiarisse quanto prima se di colpo di sole si è trattato oppure se egli ritiene nel pieno delle sue facoltà di discernimento, che:

  1. La qualifica di  “parlamentari di alto livello” debba essere auto-assegnata dai parlamentari stessi e non dagli elettori che (incautamente?) li hanno mandati a rappresentarli.

  2. Ci sia democrazia se il potere legislativo è nelle mani di pochi “eletti” non eletti, ma auto-nominati.

In attesa dei chiarimenti di Cicchitto, formulo il mio povero pensiero sui due punti:

  1. No, la qualifica di “personalità di alto livello”, in qualsiasi campo, non ce la si può assegnare da soli, ma scaturisce dal fare bene le cose in quel campo; un pittore è di alto livello se dipinge bene, così come un medico è di alto livello se ottiene alte percentuali di guarigioni; il pittore viene valutato dai critici d’arte ma soprattutto dagli acquirenti dei suoi quadri; il medico dai suoi pazienti; non si è mai sentito di un pittore incapace di forma e colore che si auto-denominasse “pittore di alto livello” o di un medico infame incapace di curare le malattie più semplici che parlasse di sé come di un “medico di alto livello”  senza che si levassero sonore risate e anche qualche pernacchia. Con buona pace di Cicchitto, per i parlamentari vale la stessa regola e l’”alto livello” tocca farselo certificare dagli elettori, non dai vertici dei partiti o dai fondatori degli stessi.

  2. Ammesso e assolutamente non concesso che si potessero identificare “parlamentari di alto livello” a cui si debba riconoscere una superiorità nel ruolo rispetto a tutti gli altri deputati, sempre con buona pace di Cicchitto, la democrazia, specialmente quella moderna, non prevede che si possa assegnare loro il ruolo di legiferare senza che siano stati vagliati dall’elettorato. Il “governo dei migliori” non è una forma di democrazia, ma, nel meno peggiore dei casi, una oligarchia, forma di governo che è (o dovrebbe essere) tramontata da tempo nei paesi occidentali; non credo si abbia intenzione di ritornare al Senato dei patrizi oppure a qualche forma di tirannia illuminata.

Cicchitto potrebbe rispondere che questo manipolo di “alto livello” composto di bravissimi politici incapaci ( che strano) di farsi rieleggere in una competizione aperta, sarebbe però vagliato dall’elettorato che potrebbe non votare il partito per cui si presentano e che questa sarebbe la garanzia di democraticità, ma anche questo non funzionerebbe perché anche con pochi voti per quel partito verrebbero prima di tutto eletti i famosi “parlamentari di alto livello” della lista bloccata.

Insomma, come la si giri, la lista bloccata è maleodorante e male olezza vieppiù se ne viene sancita la necessità per garantire la poltrona (in soldoni) a una casta, anzi alla cricca della casta, anzi alla elìte della cricca della casta.

Cicchitto, per favore, ci dica che è stato un momento di confusione e che lei a freddo ritiene invece che occorre ritornare a una democrazia realmente rappresentativa, dove i parlamentari vengono eletti perché persone degne, apprezzate, stimate, autorevoli, competenti, volenterose, oneste e che la valutazione circa queste doti fondamentali per potere legiferare su una nazione spetta agli elettori e solo a loro; non si chiama demagogia, ma democrazia.

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