Sì alla maratona anche dopo i 50 anni. Uno studio pubblicato sulla rivista ‘Journal of Cardiovascular’ ha rilevato effetti simili fra i corridori ‘over 50’ e fra quelli più giovaniì. Eventuali anomalie cardiache che possono manifestarsi dopo una lunga corsa, infatti, sono comuni sia fra i corridori con meno anni nelle gambe che fra gli anziani e scompaiono entro una settimana dopo la gara. “Non c’è evidenza di danni cardiaci permanenti a seguito di una maratona in soggetti di età superiore ai 50 anni”, assicura Davinder Jassal, professore associato di Medicina, radiologia e fisiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Manitoba e autore principale della ricerca al San Bonifacio General Hospital Research Centre (Canada).

Jassal e il suo team di ricercatori hanno utilizzato analisi del sangue, ecocardiografia, Tac e risonanza magnetica per testare un gruppo di volontari sani che hanno partecipato nel 2010 e nel 2011 alla maratona di Manitoba. Nel campione c’erano maratoneti esperti di oltre i 50 anni che hanno subito un aumento transitorio dei marcatori del sangue e un gonfiore temporaneo con debolezza del lato destro del cuore immediatamente dopo la maratona di 26,2 miglia. La buona notizia è che tutti questi indicatori sono tornati alla normalità dopo una settimana dalla corsa. Studi precedenti condotti tra giovani maratoneti (18-40 anni di età) avevano ugualmente evidenziato lesioni cardiache temporanee, mettendole in relazione con una transitoria, ma reversibile diminuzione nella capacità del lato destro del cuore di pompare il sangue in modo efficace. Anche in questo caso, la situazione è tornata alla normalità una settimana dopo la maratona. Il lavoro di Jassal conferma dunque che le maratone sono sicure anche per le persone con oltre 50 anni di età.

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