A Londra 2012, come a Pechino 2008, gli Imperi delle Medaglie sono Usa e Cina. A Pechino, i cinesi per la prima volta la spuntarono come titoli, ma gli americani fecero meglio come numero di medaglie. A Londra, gli Usa l’hanno spuntata in entrambe le classifiche: avanti come ori 44 a 38 quando mancano poche gare; e avanti come medaglie 102 a 87.

Ma è proprio così? In realtà, l’Impero delle Medaglie davvero incontrastato è l’Unione europea: gli ori sono 85, le medaglie addirittura 289, roba da vittoria a man bassa. Uno dice: “Bella forza, mettere insieme 27 Stati”. E che c’entra? Se parliamo di Stati, gli Usa ne hanno addirittura 50 e nessuno glielo contesta; e se prendiamo il numero degli abitanti, tutta l’Ue fa poco più d’un terzo della Cina e neppure una volta e mezzo gli Usa. E poi quella delle medaglie pro capite è un’altra storia: magari, ne parliamo domani a Giochi archiviati.

Comunque, se proprio 27 vi sembrano troppi, va bene, prendiamo solo l’eurozona, la bistrattata area dei 17 Paesi dell’euro: le medaglie d’oro sono 40, meno degli Usa, ma più della Cina; e le medaglie d’ogni tipo sono oltre 160, che americani e cinesi se le sognano. Lo spread dei Giochi ci fa un baffo!

Quanto agli europei dell’Unione che, Gran Bretagna in testa, sono fuori dall’Euro, fanno addirittura meglio di tutti come titoli, ben 45, ma si fermano a 128 come medaglie d’ogni tipo: dietro l’eurozona, però davanti a tutti gli altri, complice la messe di successi, eccezionale, è vero, rispetto al solito, dei britannici padroni di casa.

Ascesa e Caduta degli Imperi delle Medaglie titolava giorni fa un’analisi più seriosa il Financial Times: un’ascesa è quella dei cinesi, una caduta è quella dei russi, finiti fuori dal podio delle medaglie per via, questa volta, degli exploit britannici. Per non parlare della Germania, che quando erano due ed era aperta la Fabbrica dei Campioni all’Est erano una sorta di Cina d’oggi.

Però, se andiamo a ricostruire l’Urss, vediamo che le 15 repubbliche oggi indipendenti mettono insieme 40 ori e 148 medaglie, roba da stare a pieno titolo fra i Grandi dello Sport. E i Brics, i Paesi emergenti che ci fanno tanta paura sui mercati internazionali? Beh, dentro ci sono Cina e Russia, di cui abbiamo già parlato. Ma gli altri nello sport sono solo Tigri di Carta: il Brasile rientra appena fra i primi 20 del medagliere, soprattutto grazie alla pallavolo; e il Sud Africa è intorno al 25° posto. Quanto all’India, senza manco un oro, bisogna cercarla intorno al 60° posto: altro che Gigante; nel rapporto abitanti / medaglie, è la Lilliput dello sport.

Articolo Precedente

Supercoppa, lo stato del pallone

next
Articolo Successivo

Dio strabenedica gli inglesi

next