Il Viminale ha chiesto “al capo della Polizia Antonio Manganelli una approfondita relazione sulle modalità del dispositivo di sicurezza predisposto” per il presidente della Camera Gianfranco Fini. Lo ha deciso il ministro Annamaria Cancellieri a seguito della notizia riportata da Libero, che lo accusa di aver prenotato nove stanze di albergo di Orbetello per tutta l’estate destinate alla sua scorta, con una spesa complessiva di 80mila euro. Il quotidiano si chiede, appunto, “chi paga le camere dell’hotel” dove alloggiano i suoi bodyguard.

Fini ha annunciato querela nei confronti del giornale diretto da Maurizio Belpietro e replica alle accuse. “Le modalità per garantire la sicurezza della mia persona in ragione della carica istituzionale ricoperta sono decise autonomamente dai competenti organismi del Ministero degli Interni – dice – anche in base a norme di legge”. Poi puntualizza: “Dal giorno in cui sono stato eletto Presidente della Camera ad oggi non ho mai chiesto, né tanto meno ho mai usufruito di servizi diversi, e men che meno privilegiati e di favore, rispetto a quelli decisi in base alle loro valutazioni dagli uffici della Polizia di Stato a ciò preposti. Esattamente come accade per tutte le cariche istituzionali e politiche per cui si ritengono necessarie misure di tutela e di sicurezza”. Infine spiega di avere “preventivamente informato di questa nota il Ministro degli Interni, dottoressa Cancellieri, che ringrazio per la sensibilità dimostrata, e ho dato mandato, a tutela della mia onorabilità, di adire le vie legali nei confronti di Libero”. 

 

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