L’Expo 2015 “sarà il successo di tutta l’Italia e della sua volontà comune di riscatto, di rilancio per la nostra economia”. Mancano mille giorni all’inaugurazione dell’Expo e il presidente del Consiglio Mario Monti ha voluto dare così il via al conto alla rovescia per l’esposizione in programma a Milano tra tre anni.

Proprio oggi il presidente Monti ha nominato Diana Bracco commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, all’Expo di Milano 2015. Bracco rappresenterà il governo come partecipante ufficiale ed informerà periodicamente l’esecutivo sui contenuti della presenza italiana all’Esposizione. Per Padiglione Italia, si intende l’area espositiva italiana, ovvero tutti gli spazi espositivi all’interno del sito, tra cui l’edificio definito “Palazzo Italia” e il “Cardo”.

Una scelta accolta con soddisfazione sia dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia sia dal presidente della Regione Roberto Formigoni. “Sono certo – ha dichiarato Pisapia – che l’esperienza, la professionalità, le capacità imprenditoriali della presidente Bracco, che ha tra l’altro seguito sin dall’avvio il percorso dell’Esposizione Universale, daranno un grande contributo al successo di Expo Milano e all’immagine positiva dell’Italia nel mondo”.  “Tutti noi – ha aggiunto il governatore della Lombardia – le saremo vicini perché il Padiglione Italia deve esprimere il meglio del nostro Paese”. Alla domanda se la nomina potrà accelerare il passo dell’Esposizione Universale, Formigoni ha concluso: “Sono convinto di sì, la nostra è una corsa sul filo ma la possiamo vincere perché Expo è la manifestazione più complicata da costruire, più delle Olimpiadi”.

“Mancano mille giorni all’Expo di Milano – ha scritto Monti in una nota – e voglio far pervenire il mio augurio più vivo agli organizzatori che hanno la grande responsabilità di operare per il successo dell’unico evento di dimensione mondiale che l’Italia abbia in programma nei prossimi lustri. Sono certo del successo di Milano 2015. Sarà il successo di tutta l’Italia e della sua volontà comune di riscatto, di rilancio per la nostra economia”. “L’Italia – sottolinea il presidente del Consiglio – saprà operare con orgoglio, metodo, organizzazione, serietà. Il tema – alimentare il mondo – ci obbliga a ripensare un intero settore industriale e produttivo che è profondamente radicato nella nostra identità millenaria e che ci accompagnerà fuori dalla crisi attuale”.

“Il Governo – prosegue il capo del governo – ha fornito in questi mesi tutto il supporto necessario normativo, giuridico e organizzativo al lavoro degli organi preposti. Continueremo a farlo giorno per giorno. Le adesioni di ben 93 Paesi a distanza di tre anni dimostrano che il successo è a portata di mano. Tutti gli ostacoli operativi vanno superati con la consapevolezza che stiamo operando per il bene di tutta l’Italia. Tutto il Paese deve essere coinvolto nello sforzo, e tutti trarranno benefici dal suo successo. Sono certo che, ancora una volta, l’Italia desterà ammirazione per la sua creatività, originalità ed economicità nelle scelte operate”.

Ce la “expofaremo” ha assicurato Paolo Peluffo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e coordinatore della cabina di regia intergovernativa per il supporto all’Expo: “C’è grande entusiasmo e aspettativa per quanto saprà fare l’Italia oltre cento anni dopo il suo ultimo Expo universale – ha affermato – Le condizioni del successo ci sono tutte. L’Expo è l’unico programma di spesa che non ha subito e non subirà ridimensionamenti o tagli nelle attuali difficili condizioni del bilancio pubblico”.

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