I cani e i cuccioli di beagle di Green Hill rimangono sotto sequestro, aprendo così la strada ad un affidamento che potrebbe diventare definitivo. Questa la decisione del Tribunale del Riesame di Brescia sul ricorso fatto dall’azienda di Montichiari dopo il sequestro degli scorsi giorni quando gli uomini della Forestale hanno messo i sigilli alla struttura al centro di polemiche. Viene invece dissequestrata la struttura. “La Lav esulta e con lei tutta l’Italia civile e le persone che hanno concorso a questo grande risultato di unità di intenti”. Gli affidi dei cani riprenderanno a “Campo base” allestito da LAV e Legambiente in Viale dell’Artigianato a Montichiari dopo il giorno di sospensione in attesa della decisione dei giudici. “Lottiamo contro i mulini a vento di chi cerca di sabotare il risultato finale da tutti noi sperato – si legge in una nota – per esempio telefonando ad affidatari e dando appuntamenti fantasma, disseminando notizie false, valutazioni personali non comprovate, proponendo consegna di animali a casa e tante altre assurdita’”. Nei giorni successivi al sequestro era quindi iniziato l’affido dei cani alle organizzazioni animaliste che hanno già affidato tanti animali a coloro che ne hanno fatto richiesta. 

Secondo la Lav ci sono state “difficoltà tecniche, ora superate, degli operatori istituzionali. Quella in atto è una procedura legale, formale, delicata sulla quale non decidono solo i custodi giudiziari, purtroppo – si legge nella nota della Lav -. Tutti vogliamo fare prima possibile ma senza commettere nemmeno un errore che servirebbe solo a Green Hill e ai suoi sostenitori”. Si tratta inoltre di animali sotto sequestro e la procedura per la presa in custodia a LAV e Legambiente e da loro agli affidatari è oggettivamente non semplice. “Lavoriamo incessantemente 24 ore al giorno da oltre una settimana per portare fuori più cani possibile conclude la Lav – ma combattiamo con burocrazia, figure professionali con formazioni dissimili, quintali di materiale da recuperare per far funzionare il “Campo base” e molto altro”.  Nei giorni scorsi sono state diffuse le informazioni su come adottare i cuccioli e le fattrici e ora che i giudici si sono espressi gli affidamenti riprenderanno. 

I difensori di Green Hill durante l’udienza davanti ai magistrati per la discussione del dissequestro  avevano sostenuto: ”Le contestazioni all’azienda non sono idonee a configurare il reato di maltrattamento di animali” e che l’allevamento sarebbe “perfettamente regolare”. Secondo la difesa il sequestro preventivo sarebbe stato “gravemente illegittimo”. 

Quattro giorni fa un beagle era morto e un altro è stato ricoevato in gravissime condizioni. Le due associazioni avevano anche comunicato anche di avere inviato una diffida al veterinario Asl, dirigente del Distretto di Montichiari, affinché non ostacoli l’esecuzione di un ordine della Procura della Repubblica. Il medico “dopo ben 3 giorni di affidamenti dei cani, ha ritenuto di presentarsi senza alcun atto scritto, comunicando ai custodi giudiziari di dover eseguire la microchippatura dei cani usciti dall’allevamento, presso la piazza dove sono in corso anche oggi le operazioni di affidamento. E’ una fase non prevista nè dovuta – precisavano le associazioni – considerando che i cani hanno comunque un tatuaggio di riconoscimento e sono oggetto di un formale atto che li pone sotto la responsabilità dei custodi giudiziari”.

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