E’ iniziato questa mattina il presidio delle Agende Rosse in via d’Amelio a Palermo, teatro della strage mafiosa in cui, vent’anni fa, morirono il giudice Borsellino e gli uomini della scorta. Salvatore e Rita Borsellino hanno raccontato ai bambini delle scuole la storia del fratello assassinato da Cosa nostra. “Vedo tanti giovani ma nessuno anziano come me. Questo è un segnale”, ha detto Vincenzo Agostino, padre di Nino, uno degli agenti di polizia morti nella strage. Fanno scalpore le parole del Capo dello Stato, il presidente attacca i “difetti di collaborazione” e le “pubblicità improprie” nelle indagini. Un accenno implicito alla polemica sulle intercettazioni. Salvatore Borsellino: “Parole agghiaccianti” (leggi l’articolo)  di Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti

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Vent’anni di trattativa Stato-mafia. Episodio 4: dal 10 marzo 2004 ai giorni nostri

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