Quello di Benito Mussolini a Pieve di Gualtieri fu un periodo di passaggio, prima che il futuro capo del fascismo emigrasse in Svizzera. A firmare la delibera d’assunzione era stato il sindaco del comune della Bassa reggiana,  l’avvocato socialista Alessandro Mazzoli.

Il giovane Mussolini fu destinato come maestro nella classi seconda e terza elementare, ma la sua passione per la politica ebbe subito il sopravvento: fu  eletto segretario del circolo socialista di Gualtieri, dove tenne due soli comizi: uno il 1° maggio e uno il 2 giugno per l’anniversario della morte di Garibaldi.

Il trasferimento oltralpe fu dovuto anche alla relazione che Mussolini intrecciò con una Giulia Fontanesi, lavandaia sposata, madre di un bambino, Ippolito. Il marito della donna in quel periodo stava prestando servizio militare. Quando tornò, saputo del tradimento, fece cacciare la donna di casa dagli stessi genitori. Giulia Fontanesi andò a vivere da sola col figlio ma continuò a vedere Mussolini. A Gualtieri cominciò anche a circolare la voce, al quale anche negli anni a seguire molti hanno dato credito, che quel bambino, data la somiglianza, fosse figlio di Mussolini.

di Antonio Murzio

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