Nell’amministrazione parmigiana del Movimento 5 stelle gli stipendi di sindaco, vicesindaco e presidente del consiglio comunale saranno ridotti del 10%. Lo ha comunicato il primo cittadino Federico Pizzarotti, che insieme alla sua squadra sta cercando la modalità più appropriata per portare a termine l’operazione: “Stiamo cercando la formula tecnica con cui fare i tagli. I soldi potrebbero essere destinati a un fondo per finanziare progetti sul sociale da condividere con la cittadinanza”.

Il compenso del sindaco, che si aggira tra i 3.400 e i 3.600 euro, sarà dunque ridotto insieme a quelli del suo braccio destro Nicoletta Paci e del presidente del consiglio Marco Vagnozzi, più alti di quelli degli assessori, che invece rimarranno fissi a 2.200 euro. “E’ un compenso giusto per il lavoro che fanno a tempo pieno, mentre i consiglieri del Movimento 5 stelle si stanno orientando su una riduzione dei gettoni di presenza” aggiunge Pizzarotti, che poi ha chiarito anche la questione rimborsi spese, per cui la giunta ha recentemente deliberato 15mila euro.

“Abbiamo semplicemente rialimentato un fondo per gli eventuali rimborsi spese che nel periodo di gestione commissariale era rimasto a zero, ma non è detto che il budget verrà utilizzato nella sua totalità”. Anzi, Pizzarotti promette che anche sull’argomento è allo studio un nuovo piano per regolamentare i rimborsi e le coperture per le trasferte, e porvi un limite.

A dare man forte alla squadra di Pizzarotti a titolo gratuito oggi è arrivato anche Maurizio Pallante, uno dei consulenti esterni che sosterranno il Movimento 5 stelle su determinate tematiche a favore della città. Il teorico della “decrescita felice”, alla sua seconda volta a Parma su invito del sindaco, porterà la sua esperienza in risparmio energetico con le Esco (Energy service companies), società di servizi energetici che si occupano della ristrutturazione energetica degli edifici con risparmi per la committenza, e quindi per il Comune, e anche per l’utenza finale. “Sono qui per aiutare questi ragazzi, che hanno sulle spalle un lavoro che va oltre le loro forze – ha detto Pallante – a Parma si possono applicare questi modelli, nel rispetto della storia e dell’urbanistica della città”.

Più complicate saranno invece le questioni economiche legate all’inceneritore. Con l’entrata in funzione dell’impianto i parmigiani infatti risparmieranno in costo di smaltimento di rifiuti indifferenziato solo 3 euro, passando dall’attuale tariffa di 169 euro a quella di 166 con il forno. Il dato, emerso durante un incontro di ieri dell’assessore all’Ambiente Gabriele Folli con il direttore generale di Iren Andrea Viero, dimostra, secondo il delegato Cinque stelle, che “la scelta della precedente amministrazione sul termovalorizzatore è sbagliata”. Il problema è che, anche se l’inceneritore porterà dunque un risparmio minimo ai cittadini, non è ancora chiara per gli amministratori la via d’uscita dall’accensione dell’impianto, con tanto di penali milionarie da pagare in caso di rescissione del contratto con la multiutility. “Ci stiamo lavorando e la cosa è particolarmente complessa” spiega Folli, senza però scendere nel dettaglio. E arduo sarà anche effettuare il cambio di poltrona per il vicepresidente di Iren, nomina che spetta al Comune ma che ora vede in carica Luigi Giuseppe Villani, espressione della giunta di Pietro Vignali. “Per lui, come per altri consiglieri nominati in altri enti partecipati dal Comune – chiarisce Pizzarotti – è necessario controllare le scadenze del contratto, non è una cosa automatica”.

Anche sul Teatro Regio, altra questione scottante per i Cinque stelle, la giunta naviga ancora a vista. Il sindaco ha nominato i due componenti del Cda della Fondazione: l’assessore alla Cultura Laura Ferraris e Alberto Valenti, commercialista scelto, spiega Pizzarotti, “per le sue competenze tecniche in modo che possa dare uno sguardo critico a quelli che sono stati i conti del Teatro Regio nel passato”. Ma incalzato sulla decisione in merito al nuovo sovrintendente (il contratto di Mauro Meli è scaduto il 30 giugno), Pizzarotti rimane sul generico e non si sbilancia: “La situazione è da tempo sotto occhi di tutti ed è per questo non vanno prese decisioni di pancia. Stiamo valutando come muoverci anche sul bando per il sovrintendente, che potrebbe essere annullato”. Unica certezza per ora è che il Festival Verdi 2012 ci sarà, visto che le due opere in calendario sono già in fase di lavorazione. Ma su tutto il resto, dai precari da stabilizzare alle celebrazioni verdiane 2013 e sul reperimento di fondi, si dovrà ancora attendere il verdetto del nuovo Cda.

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