Con gli ultimi qualificati provenienti dagli Assoluti di atletica, disputati nel fine settimana a Bressanone, si è definitivamente composta la squadra olimpica azzurra che parteciperà alle Olimpiadi di Londra 2012. Saranno 292 gli atleti italiani che dal 27 luglio al 12 agosto gareggeranno in terra britannica: 165 uomini e 127 donne, che saranno protagonisti in ventotto discipline olimpiche. In realtà sarebbero stati 294 i possibili partecipanti, ma la Fidal (Federazione Italiana Atletica Leggera) ha rinunciato a due pass – per Silvano Chesani nel salto in alto e Anna Giordano Bruno nel salto con l’asta – abbassando così il totale della spedizione azzurra a 292. Fatta l’Italia, per quello che riguarda le qualificazioni, ora bisognerà fare gli italiani: ovvero provare a vincere il maggior numero di medaglie per rimanere nelle zone alte, che da sempre ci competono, dello sport mondiale.

Gli ultimi atleti a qualificarsi sono stati il saltatore in alto Gianmarco Tamber e il corridore Jose Reynaldo Bencosme De Leon: un ventenne di origine dominicana, arrivato in Italia con la madre quando aveva solo un anno, che corre per le Fiamme Gialle e l’Atletica Cuneo. Bencosme, che ieri con il tempo di 49″33 sui 400 ostacoli ha ottenuto l’ottavo tempo italiano di sempre, rappresenterà la nuova Italia migrante e multietnica come già Balotelli agli Europei di calcio. Dopo Euro2012, i favorevoli auspici che qualcosa potesse cambiare dal punto di vista dei diritti negati di accoglienza e cittadinanza si sono conclusi con un nulla di fatto. Le nostre leggi in materia rimangono un obbrobrio, etico e giuridico.

Chissà che dopo le Olimpiadi, cui parteciperanno un melting pot di oltre 10.500 atleti provenienti da 205 paesi che si sfideranno in 38 discipline, non possa cambiare qualcosa in meglio. Gli atleti azzurri, esclusi quelli che gareggeranno fuori Londra, alloggeranno tutti al Villaggio Olimpico. A loro è stata riservata la palazzina denominata N10, ritenuta strategica dal Coni perché collocata in una zona del Villaggio equidistante dall’area trasporti, dal ristorante e dal Parco Olimpico. Vicini di casa saranno gli spagnoli, come a Pechino. Nella stessa palazzina ci saranno anche gli uffici amministrativi di una spedizione che è stata annunciata come low cost.

Le cifre non sono ancora ufficiali, ma il presidente del Coni Petrucci ha annunciato che atleti e dirigenti viaggeranno in classe economica e rimarranno a Londra solo per il tempo strettamente necessario, evitando quindi che sulle casse del Coni gravino spese extra di carattere ludico e vacanziero. Non si è badato a spese però per l’allestimento di Casa Italia, per cui è stato scelto il Queen Elizabeth II Conference Centre: una struttura di oltre 6mila metri quadrati che si sviluppa su sei piani nel pieno centro di Londra, tra il Big Ben e la sede del parlamento di Westminster. Il centro conferenze ospiterà eventi, premiazioni, mostre e kermesse gastronomiche tutte improntate al “Made in Italy”.

Dal punto di vista sportivo, se partiamo con un record – il primo qualificato assoluto alle Olimpiadi è infatti un italiano, Niccolò Campani nel tiro a segno – i numeri complessivi della spedizione ci riportano però indietro di vent’anni: 292 erano infatti gli atleti azzurri presenti ai Giochi di Barcellona 1992. Mentre quattro anni fa, a Pechino 2008, la spedizione azzurra poteva contare su 340 atleti. Rispetto ad allora, mancano il calcio (22 uomini) e diversi atleti soprattutto nella vela e nella canoa. A Pechino l’Italia portò a casa 28 medaglie, poi ridotte a 27 per la squalifica del ciclista Rebellin, di cui 8 ori, classificandosi nona nel medagliere. Le proiezioni per Londra dicono 30 medaglie. L’Italia le aspetta soprattutto dalla scherma, con in testa la portabandiera Valentina Vezzali che il 27 giugno ha ricevuto dal Presidente Napolitano il tricolore. In palio a Londra 2012 ci saranno in totale 308 medaglie d’oro: tra 18 giorni si parte alla loro conquista, sportiva e non solo.

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