In attesa che si giochi la finale di Euro2012, sia il premier Mario Monti che il suo omologo spagnolo Mariano Rajoy chiedono al presidente ucraino Viktor Janukovic di incontrare Julia Timoshenko, la leader dell’opposizione del paese est europeo, detenuta dal 5 agosto 2011. Fonti diplomatiche parlano di una lettera congiunta fra i due capi di governo in cui esprimono il desiderio di trasmettere il continuo sostegno sia dell’Italia che della Spagna alle aspirazioni europee dell’Ucraina. Inoltre entrambi sottolineano l’aspettativa di una soluzione positiva dei casi giudiziari dell’ex primo ministro e di altri membri del precedente governo, come richiesto dalla comunità internazionale. Infine i due leader si augurano un rafforzamento dello stato di diritto e dei valori democratici in Ucraina. Da qui l’annuncio di aver chiesto ai rispettivi ambasciatori a Kiev di richiedere permessi per visitare la signora Timoshenko, confidando che queste visite possano presto avere luogo. I due premier ribadiscono tra l’altro la fiducia nel fatto che i popoli dell’Ucraina e degli altri Paesi europei possano vivere un futuro comune

L’ex primo ministro è stata arrestata, per ordine del tribunale di Kiev, dopo un processo dove le è stato contestato di aver stipulato un contratto per la fornitura di gas russo all’Ucraina senza aver avuto il preventivo consenso del governo. L’ 11 ottobre scorso è stata condannata a 7 anni di carcere, sentenza confermata il 23 dicembre dello scorso anno. Dopo un periodo in carcere la Timoshenko si trova ora ricoverata in ospedale perché affetta da un’ernia alla schiena. Anche dopo aver faticosamente ottenuto il ricovero, la Timoshenko ha continuato la sua battaglia per ottenere il trattamento sanitario in un centro specializzato in Germania, ma le è stata negata l’autorizzazione in quanto per Kiev questo le avrebbe permesso di fuggire e quindi non scontare più la pena. Per questo motivo l’ex primo ministro ucraino ha portato avanti per due settimane uno sciopero della fame, spaccando in due le cancellerie europee. Alcuni paesi come la Germania hanno deciso di non inviare nessuna rappresentanza governativa in Ucraina durante gli europei di calcio, mentre altri si sono limitati ad appelli meno radicali.  

 

 

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