Milano si trasforma in un palcoscenico, ma lo spettacolo è una sorpresa. Il panettiere canterà l’opera? O sarà il barista, all’ora dell’aperitivo? Sono domande lecite perché va in scena la Candid Opera promossa dalla Fondazione Arena di Verona, un’iniziativa che porta la musica fuori dai teatri per celebrare il lancio del novantesimo Festival Lirico. In questi giorni, dal 18 al 21 giugno, le arie d’opera possono venire cantate, inaspettate, nei locali milanesi, tolte dal loro contesto per sorprendere e incuriosire anche chi non le conosce. Un’operazione di “guerrilla marketing”, spiega Cecilia Cavagna, responsabile marketing della Fondazione Arena di Verona, destinata anche alla diffusione sul web con foto e filmati che raccontano le reazioni delle persone davanti a un’aria che viene cantata all’improvviso, ad esempio al bar o in gelateria. “Questa promozione è rivolta a un pubblico potenziale che non si è ancora avvicinato all’opera, ma ha voglia di farsi incuriosire da una forma di comunicazione non convenzionale”, spiega Cecilia Cavagna.

Non è la prima volta che l’Arena inaugura il festival lirico con una campagna di comunicazione particolare. L’anno scorso era andata in scena, ai semafori milanesi, la 40 Second’s Opera: quando scattava il verde per i pedoni, sulle strisce un gruppo di ballerini si esibiva al ritmo di un’opera lirica rivisitata in chiave contemporanea. L’anno prima c’era stato un flash mob con le arie d’opera attualizzate per incuriosire chi non le conosceva.

Conquistare il pubblico dei neofiti: è proprio questo lo scopo della Candid Opera. E per avvicinare i giovani c’è una promozione: la Fondazione Arena di Verona ha previsto alcune date in cui gli studenti potranno assistere allo spettacolo alla tariffa di 10 euro. Aida, Carmen, Don Giovanni, Roméo et Juliette, Turandot e Tosca sono i titoli in cartellone per le 50 serate del festival, che comincia il 22 giugno e si conclude il 2 settembre. Per godere dell’incanto di uno spettacolo all’Arena di Verona, assicura Cecilia Cavagna, non è indispensabile essere esperti. «Lo spettacolo è un’alchimia di emozioni diverse che vanno dalla musica e il testo al valore aggiunto del contesto», dice. «La meraviglia dell’anfiteatro che è perfettamente conservato, il fatto di avere il cielo stellato al posto del soffitto. E in certe serate dietro al palcoscenico c’è la luna che sembra far parte della scenografia».

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