Ventuno società e cinquantadue persone fisiche sanzionate. Questi i verdetti della Commissione Disciplinare presieduta da Sergio Artico sul primo troncone dei processi sportivi relativi al calcioscommesse resi pubblici oggi dalla Figc. Nessuna giornata di sospensione quindi, con la pubblicazione delle sentenze rinviata a domani, in segno di ‘rispetto’ per la Nazionale impegnata stasera nella partita decisiva di Euro 2012 contro l’Irlanda. Le sentenze, depositate ieri sera dalla Commissione Disciplinare in un faldone di circa 80 pagine, sono state rese pubbliche immediatamente. Non è ancora luglio, ma è già tempo di saldi a Roma.

Ecco le decisioni della Disciplinare: 4 punti di penalizzazione e 35 mila euro di ammenda al Novara, da scontare nel prossimo campionato di Serie B, invece che i 6 richiesti da Palazzi, che voleva anche l’esclusione dalla prossima Coppa Italia. E sconti per tutti, non dal punto di vista pecuniario – dove sono state confermate le richieste di Palazzi – ma da quello dei punti di penalizzazione: l’AlbinoLeffe nella prossima stagione di Lega Pro partirà da -15 (invece che -27). la Reggina da -4 (-6), il Piacenza da -11 (-19), il Monza da -5 (-6), l’Ancona da -8 (-10 ). Confermati invece i -2 per il Pescara nel prossimo campionato di Serie A e anche le penalizzazioni richieste da Palazzi per Padova (-2) Empoli e Avesa (-1). Confermate anche le multe di 50 mila euro per Siena e Sampdoria.

Nessuno sconto per il Pescara quindi che – per adesso, in attesa del secondo troncone di processi previsti per luglio – è l’unica squadra che dovrà scontare una penalizzazione nel prossimo campionato di Serie A. Alla società abruzzese contestata la responsabilità oggettiva per la partita Piacenza-Pescara del 9 aprile 2011 in cui il tesserato Nicco tentò di alterare il risultato con Gervasoni. Lo sconto di 2 punti per il Novara è invece motivato dal fatto che la società piemontese a marzo si era adoperata, tramite un accordo con Federbet, a far monitorare le partite della squadra e a denunciare eventuali comportamenti sospetti.

Confermate anche le richieste di radiazione (cinque anni con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc) per Alessandro Zamperini, Mario Cassano, Luigi Sartor e Nicola Santoni, tra i protagonisti di questa prima fase dei processi, In totale sono 33 i calciatori condannati: 4 anni per Roberto Colacone, Alberto Comazzi, Luca Fiuzzi, Salvatore Mastronunzio, Marco Paoloni, Cesare Rickler, Mirko Stefani; 3 anni e 9 mesi per Franco De Falco, Riccardo Fissore, Andrea Iaconi; 3 anni e 6 mesi per Andrea Alberti, Davide Caremi, Federico Cossato, Alberto Fontana, Vincenzo Iacopino, Thomas Hervè Job, Mattia Serafini e Nicola Ventola; 3 anni e 3 mesi per Giuseppe Magalini, Gianni Rosati; 3 anni per Filippo Cristante, Nicola Ferrari, Ruben Garlini, Vincenzo Italiano, Maurizio Nassi, Gianluca Nicco e Daniele Vantaggiato; 9 mesi per Edoardo Catinali; 6 turni di squalifica per Vincenzo Santoruvo.

Ora ci saranno dai due ai quattro giorni per presentare gli appelli, entro un paio di settimane le sentenze di secondo grado e poi la possibilità di ulteriori appelli al Tar o al Tnas.

Accolti tutti i patteggiamenti ai sensi degli articoli 23 e 24 del Cgs: Atalanta (2 punti di penalizzazione e 25 mila euro di ammenda); Modena (2 punti); Livorno (15 mila euro di ammenda); Ascoli (1 punto di penalizzazione e 20 mila euro di ammenda); Grosseto (6 punti di penalizzazione, e 40 mila euro di ammenda); Frosinone (1 punto); Cremonese (1 punto di penalizzazione e 30 mila euro di ammenda). Cristiano Doni (2 anni di squalifica), Carlo Gervasoni (1 anno e 8 mesi), Filippo Carobbio (1 anno e 8 mesi), Kewullay Conteh (1 anno e 8 mesi), Alex Pederzoli (1 anno e 4 mesi, oltre a 10 mila euro di ammenda), Francesco Ruopolo (1 anno e 4 mesi), Antonio Narciso (1 anno e 3 mesi), Dario Passoni (1 anno e 2 mesi), Mirco Poloni (1 anno), Juri Tamburini (10 mesi), Andrea De Falco (6 mesi), Alfonso De Lucia (5 mesi), Marco Cellini (4 mesi), Vittorio Micolucci (4 mesi), Nicola Mora (4 mesi) e Gianfranco Parlato (2 mesi).

A norma di regolamento della Giustizia Sportiva, quando il procuratore federale negozia il patteggiamento ai sensi degli articoli 23 e 24 del Cgs, alla Commissione Disciplinare è permesso solo ratificare l’accordo, non emettere sentenza. Per questo le pene lievi e miti – contestate dalle società (Cesena, Empoli, Vicenza) che interessate per motivi di classifica si sono costituite parte terza nel processo – non sono state modificate in fase di sentenza né saranno tantomeno impugnabili dalla Figc.

Queste sentenze relative alla seconda fase dell’inchiesta Last Bet della Procura di Cremona arrivano a un anno di distanza dai primi arresti. Allora, il 1 giugno 2011, finirono in manette tra gli altri il portiere del Benevento Paoloni e l’ex nazionale Beppe Signori. A dicembre gli arresti del capitano dell’Atalanta Doni e di Sartor. A maggio il capitano della Lazio Mauri e l’ex Genoa Milanetto. Parallelamente alle indagini della Procura di Cremona si svolgono le inchieste della Procura di Bari e di quella di Napoli: il marcio del calcio italiano si allarga fino a colorare l’intera mappa del paese. Sono coinvolte anche le procure di Genova e Torino. Se queste prime sentenze sportive sui ‘pesci piccoli’ sono state all’insegna dei saldi di stagione, c’è da aspettarsi che nel secondo troncone di processi sportivi previsto per luglio, dove entreranno in gioco i mammasantissima della Serie A, le cose non cambieranno di molto.

Con sentenza del 26 marzo 2019, ormai definitiva, il Tribunale di Cremona ha assolto Marco Paoloni dal reato di cui all’art. 440 c.p., perché il fatto non sussiste e lo ha prosciolto, per intervenuta prescrizione, in relazione agli altri reati contestati”.

Aggiornato da Redazione Web

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