”Celebreremo sobriamente il 2 giugno ma lo dedicheremo alla memoria delle vittime, al dolore delle famiglie e anche a momenti di scoramento che devono essere superati. Lo celebreremo perché la Repubblica deve dare conferma della sua vitalità, forza democratica, serenità e fermezza con cui affronta le sfide”. In pochissime righe Giorgio Napolitano ha mostrato l’esatto opposto di quello che voleva mostrare.

Una Repubblica che non può o non vuole fermare un’inutile parata per aiutare con denaro e uomini le zone terremotate è tutt’altro che vitale, serena e democratica. È solo ottusa e lontana dalla pancia, dal cuore e dalla mente dei cittadini, è la solita vecchia Repubblica che pensa solo a rinnovare riti stantìi nell’illusione di salvare se stessa.

Il sì di Napolitano alla parata è l’ennesima occasione persa. Peccato davvero, il Palazzo avrebbe potuto dare un segnale importante di unità a un Paese sempre più smarrito.

@domeniconaso

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