Cavezzo il paese più danneggiato, a Mirandola è crollato il duomo e la Chiesa di Santo Stefano e danni gravissimi si sono registrati in tutti i paesi vicini all’epicentro nel modenese dove alle 9 e intorno alle 13 si sono verificate nuove scosse. In totale, questa mattina in 80 minuti ci sono state 4 scosse di magnitudo superiore a 4. Il numero delle vittime è salito a 15. La situazione è “drammatica” secondo il comandante vigili urbani di San Felice, Cristiana Remondi. “Stiamo verificando se qualcuno è rimasto  intrappolato nelle macerie e nelle fabbriche – ha detto – ma abbiamo serie difficoltà a procedere”.

CAVEZZO – Nel comune della bassa modenese, prossimo all’epicentro, si sono registrati i danni più gravi (video sotto) anche nella zona industriale. Segnalazioni analoghe arrivano da tutto l’hinterland modenese, in particolare da Mirandola. Il centro di Cavezzo è stato chiuso pochi minuti dopo il sisma delle 9. I danni sono ingenti: sono crollati molti edifici storici e il tetto della chiesa, già danneggiata dal terremoto della scorsa settimana.

MIRANDOLA – Danni ingenti. Chiusa la strada per Concordia per il rischio di crolli sul ponte che oltrepassa il fiume Secchia. Della chiesa di San Francesco rimane solo la facciata.

MEDOLLA  –  Secondo quanto si apprende dalla protezione civile comunale di Medolla, ci sono stati danni a capannoni e alcune persone risultano disperse. Tutti illesi i circa 200 dipendenti dell’ aziendabiomedicale Gambro che erano al lavoro al momento del sisma. Lo ha riferito la stessa società, precisando che i lavoratori sono stati evacuati dall’azienda senza conseguenze.

CREVALCORE – Evacuate duemila persone dal centro storico nel comune in provincia di Bologna. A dirlo è il prefetto del capoluogo emiliano Angelo Tranfaglia, di ritorno dal sopralluogo nel paese al confine con la provincia di Modena, insieme al questore Vincenzo Stingone. “E’ una brutta giornata – ha detto – anche per Bologna, anche se il nostro territorio è stato colpito in maniera inferiore rispetto ai drammi del modenese”. In stretto contatto con la protezione civile, Tranfaglia ha spiegato che si sta cercando una soluzione per gli sfollati. Sempre a Crevalcore, dove già nei giorni scorsi erano stati allestite brandine e cucina da campo in un centro sportivo, è stata dichiarata inagibile una residenza sanitaria e venti persone non autosufficienti sono state fatte uscire. Tranfaglia ha anche lodato “l’impegno straordinario” dei vigili del fuoco e delle altre forze dell’ordine, attive nelle operazioni di evacuazione.

SAN POSSIDONIO – Nel comune in provincia di Modena, che si trova a una decina di chilometri dall’epicentro, il terremoto ha provocato molti crolli, tra i quali anche il campanile della locale chiesa, e molte persone hanno cercato rifugio proprio al campo allestito dalla Colonna mobile della Regione Toscana. Due di loro, dopo le prime cure al presidio infermieristico, sono state ricoverate all’ospedale locale. Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa della Regione Toscana. Altre decine di persone sono in questo momento accolte nelle due grandi tende sociali allestite all’interno del campo dove, nelle prossime ore, riceveranno anche un pasto caldo. Il sisma ha provocato un fortissimo panico anche tra i circa 200 ospiti che già trovavano ristoro nelle tende pneumatiche toscane.

CARPI – Evacuato in via precauzionale l’ospedale. I pazienti della Rianimazione saranno ospitati nelle strutture di Parma. Sempre in via precauzionale, sono state effettuate alcune evacuazioni a Reggiolo, Correggio e Cento. Infine sono in corso sia il trasferimento a Bologna dei pazienti della residenza sanitaria assistita di Crevalcore e sia l’evacuazione degli ospiti delle strutture di Concordia e Cavezzo, nel modenese.

FINALE EMILIA e MIRANDOLA – Evacuati tutti gli ospedali. I feriti sono stati dirottati nel Mantovano.

MORTIZZUOLO – Crollate le vecchie scuole e il campanile.

SAN FELICE SUL PANARO – E’ crollata la torre dell’Orologio e anche fabbriche e diversi edifici, già compromessi dal precedente sisma, sono stati seriamente danneggiati. “La torre dell’Orologio è crollata – spiega all’Adnkronos il vicesindaco di San Felice Giovanni Giovanelli – sono crollate alcune fabbriche ed edifici hanno avuto peggioramenti”. Insieme al sindaco Alberto Silvestri, Giovanelli sta effettuando sopralluoghi per verificare la situazione.

SAN GIACOMO RONCOLE – Crollata la ditta Bbg. Estratto vivo dalle macerie un operaio. Morti tre operai.

MODENA – I tecnici del Comune di Modena stanno svolgendo controlli in tutte le scuole del capoluogo. Gli studenti, fatti uscire dalle classi senza incidenti, sono rimasti nei cortili adiacenti agli istituti in attesa dei genitori. Tutte le scuole rimarranno comunque chiuse domani, mercoledì 30 maggio. In città non sono stati segnalati danni a persone. Ferrari e Maserati hanno evacuato gli stabilimenti.

CENTO DI FERRARA – Danneggiato il teatro. 

DANNI AL SETTORE DELL’ACETO BALSAMICO – Duramente colpite dal sisma, quellodi oggi ancor più di quello di domenica scorsa, le acetaie dell’Aceto balsamico Tradizionale Dop e tutto il mondo dell’Aceto balsamico di Modena Igp. Il settore dell’Aceto Balsamico di Modena – tradizionale e non – ha riportato importanti perdite economiche, dovute alla dispersione del prodotto e al danneggiamento di impianti e strutture produttive, per una cifra che il Consorzio stima attorno ai 15 milioni di euro già per le prime forti scosse all’alba di domenica. Ma tra le realtà produttive con danni più ingenti, l’acetificio Pontirol con sede a San Felice sul Panaro (Modena) è quasi distrutto, racconta il presidente dell’Aceto balsamico Tradizionale Enrico Corsini, convinto che le nuovi forti scosse oggi in Emilia “metteranno in ginocchio tutta l’economia. E per le 200 aziende del settore ora l’angoscia di non aver certezze su quando si potrà riprendere a lavorare”.

Per quanto riguarda l’Aceto Balsamico di Modena Igp, alcuni grandi tini hanno subito, afferma il Consorzio, “seri danni, con perdite anche ingenti di prodotto che superano i 100mila litri”. Già domenica, sottolinea poi il presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena e consigliere del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Cesare Mazzetti “moltissime ‘batterie’, le file ordinate di piccole botti di dimensione decrescente in cui il prodotto fermenta per almeno 12 lunghi anni, sono state sconvolte o rovesciate. La frequenza delle oscillazioni ha spostato le cerchiature metalliche che permettono alle doghe di legno di contenere il prodotto, e si sono verificate numerosissime perdite di prezioso liquido, il cui valore di mercato oscilla dal 500 ai 1500 euro per litro. A poco è valso – conclude – il pronto intervento dei titolari di queste aziende, reso difficile dal fatto che le acetaie sono ospitate nelle soffitte di case antiche, quelle più soggette a danni e crepe”.

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