Edifici del centro città con muri crepati, chiese storiche transennate, uffici comunali, scuole e aule universitarie chiuse in via precauzionale. Bologna subisce in pieno l’onda sismica delle 9 di questa mattina, doppiata da un ulteriore scossa di terremoto di 5.3 Richter delle 12.59, e subito corre ai ripari. 

Gli uffici comunali di Palazzo d’Accursio sono stati evacuati e alle 14e30 il sindaco Merola ha tenuto una conferenza stampa all’aperto nel cortile del Comune. Anche l’Università di Bologna ha sospeso in via precauzionale le lezioni (come del resto gli atenei di Reggio Emilia e Modena), dopo che tutte le scuole della città avevano fatto sgomberare gli studenti già alle 9 di questa mattina.

“Le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse oggi e domani”, ha spiegato il primo cittadino bolognese, “per fare in modo che si effettuino verifiche edificio per edificio. Ulteriori verifiche si stanno effettuano in uno stabile di via Saragozza 70 dove 7 famiglie hanno segnalato vistose crepe nei muri delle proprie abitazioni. Anche se per ora non si segnala nessun edificio da evacuare e quindi nessuno sfollato in città”.

Tra le vie della città non si parla d’altro ed è tutto un susseguirsi di telefonate e richieste d’informazioni a vigili del fuoco, istituzioni locali e protezione civile. Sempre per precauzione sono state transennate la chiesa di San Francesco per lesioni alle mura ora sotto monitoraggio, chiuso l‘Istituto Parri di via sant’Isaia, oltre a verifiche nella basilica di San Luca. “Le due torri non hanno subito nessun tipo di danno”, conferma l’assessore Malagoli, “il problema però è che ad ogni scossa dobbiamo ricominciare da capo”.

Il  Comune di Bologna ha comunque messo a disposizione della Protezione civile regionale tre aree  per la gestione dell’emergenza terremoto: Parco Nord, area  Mercato  della  Scarpa (via Saliceto, nei pressi dello svincolo della A13), ed eventualmente il parcheggio della Fiera.

Le  aree  possono  essere utilizzate per tutte le necessità dell’emergenza, sempre  e  solo  nel  caso  di  richiesta  da parte della Protezione civile regionale,  anche  per  ospitare  gli  sfollati  provenienti  dai territori maggiormente colpite dal sisma. Oltre  alle  tre aree, sempre in termini opzionali, il Comune di Bologna ha verificato  la disponibilità di circa 70 posti letto in appartamento, ove servissero, per dare accoglienza. 

Per ogni segnalazione di danni agli edifici bisogna telefonare al 115 dei vigili del fuoco. Per ogni informazione su come comportarsi in caso di terremoto: http://urp.comune.bologna.it/comunica/comstampa.nsf/faa30f1db70ca835412569190058e89b/88add48f3d6ef331c1257a0d002f780f?OpenDocument 

Le foto sono di Gianluca Botta

Articolo Precedente

Ferrara, scuole chiuse almeno fino a giovedì

next
Articolo Successivo

La protezione civile di Sassuolo: “Abbiamo bisogno di acqua potabile”

next