Primi indagati per il crollo dei capannoni, provocato dal terremoto di domenica mattina in Emilia, che ha causato la morte di quattro operai. La procura di Ferrara ha iscritto diciannove persone nel registro degli indagati. Tra i reati ipotizzati anche quello di omicidio colposo.

Le persone indagate, secondo quanto si apprende, sono progettisti e tecnici della Ursa di Bondeno, dove domenica mattina è morto un operaio. Nelle prossime ore il numero delle persone sotto indagine dovrebbe salire a 19: l’altro pm che conduce l’inchiesta Ciro Alberto Savino dovrebbe iscrivere 5 persone per ogni fascicolo di compmetenza, i due fascicoli sulla sua scrivania rubricati per omicidio colposo riguardano la Tecopress e le Ceramiche Sant’Agostino. Da fonti interne alla Procura ilfattoquotidiano.it apprende che si dovrebbe trattare del legale rappresentante, del direttore dei lavori, del responsabile della sicurezza, il progettista e il responsabile della struttura di entrambi gli impianti di Sant’Agostino.

L’inchiesta è condotta dal procuratore capo facente funzioni, Nicola Proto. Sono attesi ora in procura i fascicoli con gli accertamenti effettuati dagli investigatori anche presso la Tecopress e la Sant’Agostino, dove si sono registrate altre tre vittime. Già nelle prossime ore il numero degli indagati potrebbe quindi aumentare.

Gli ingegneri sismici: “Leggerezza nel costruire”. ”Sicuramente qualcuno ha operato con leggerezza, facendo economia. Si è progettato in maniera non intelligente”. E’ questa l’opinione del presidente dell’associazione di Ingegneria sismica italiana, Agostino Marioni, sui capannoni crollati dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia.

Per Marioni, che ha parlato a margine del convegno dell’Isi ‘Recupero del costruito in zona sismica in corso a Bologna, i costruttori di prefabbricati “fanno a gara a chi appoggia le travi per due centimetri senza sostegno. Il buon senso, in una regione con rischio sismico, avrebbe consigliato altri provvedimenti. Provvedimenti che avrebbero avuto un costo superiore marginale. C’è stata un’esasperata tendenza al risparmio”.

Per Gian Michele Calvi, professore ordinario e direttore della Ume school Iuss Pavia e presidente della fondazione Eucentre “le zone colpite non sono storicamente classificate come sismiche. Basterebbero pochi interventi – ha detto a margine del convegno – ma così come sono non resisterebbero a nessuna accelerazione. Un terremoto in pianura padana o in zone non classificate provocherà sempre il crollo di strutture di questo tipo, compresi i supermercati. Quelli avvenuti non sono stati crolli legati a rotture di travi o pilastri. Ma sono strutture costruite come lego, una parte ha perso l’appoggio e sono cadute”.

Gli sfollati sono 7mila. E’ salito a circa 7000 il numero degli sfollati nei comuni colpiti dal sisma di domenica scorsa. Lo rende noto l’Agenzia regionale di protezione civile dell’Emilia Romagna, attraverso una nota stampa. A fronte delle nuove richieste di assistenza avanzate dai cittadini, e’ stato necessario ricorrere a 4 nuovi moduli da 250 posti ciascuno, forniti dalle Regioni Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e dall’associazione nazionale di Volontariato delle Misericordie che arriveranno entro la giornata di oggi. A oggi dunque i numeri dell’accoglienza nei Comuni colpiti dal sisma sono: 12 campi di accoglienza, 46 strutture di accoglienza al coperto, 14 alberghi.

I volontari di protezione civile impegnati nell’attività di assistenza sono circa 1200, di cui 700 provenienti dall’Emilia Romagna e 500 da altre Regioni. Prosegue intanto l’attivita’ delle squadre dei Vigili del Fuoco,3000 sopralluoghi e verifiche effettuate sugli edifici, e del Nucleo di Valutazione, cioe’ le squadre di tecnici della Protezione civile, del Servizio geologico regionale, dei Servizi tecnici di bacini, integrati da geometri e ingegneri volontari di protezione civile, che hanno effettuato un migliaio di accertamenti di agibilità. L’Agenzia regionale di protezione Civile sta definendo un piano per le opere provvisionali su strutture ed infrastrutture pubbliche e private, si tratta di interventi da realizzare in tempi rapidi per garantire la pubblica incolumità e il rapido svolgimento delle operazioni di soccorso, in stretto raccordo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, i sindaci, i Centri coordinamento soccorsi, i Centri unificati provinciali di protezione civile.

Infine una nuova forte scossa di terremoto, classificata 3.9 sulla scala Richter, è stata avvertita alle  12.31. Si sono sentiti rumori provenire dal castello e dalla zona rossa chiusa al transito. Si sarebbero verificati nuovi crolli che sono in via di accertamento.

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